Ancora una volta la Solas sarà emendata? La Federazione Internazionale dei Sindacati dei Trasporti marittimi, ha presentato la richiesta alla riunione dell’International Maritime Organization del 16 settembre 2013, nell’ambito del sottocomitato che si occupa di container, delle merci pericolose e delle rinfuse solide, di un emendamento alla Safety of Life at Sea Convention: “rendere obbligatoria la pesatura dei container marittimi”.
Un tale provvedimento si rende necessario al fine di aumentare proprio la sicurezza nella movimentazione portuale dei container.
Una tale richiesta parte da molto lontano, una decina di anni addietro, quando tutte le associazioni di categoria (BIMCO, IAPH International Associations of Port and Harbours, ICS International Chamber of Shipping, ITF International Transport Workers’ Federation e WSC World Shipping Council) iniziarono a proporre all’IMO di effettuare una revisione delle norme che regolamentano il trasporto dei container, in particolare la verifica sulla dichiarazione di contenuti pericolosi, il mancato o inadeguato rizzaggio delle merci all’interno ed infine la dichiarazione non veritiera del peso del container.
“E’ tempo ormai di rendere obbligatoria la pesatura dei container nei porti, e la riunione del sottocomitato in atto rappresenta un’occasione storica per introdurla” ha ribadito il rappresentante dell’ITF. Secondo i sindacati, infatti, le false dichiarazioni sui pesi dei container sono diffuse (raggiungono il 20%) e possono causare incidenti proprio durante la movimentazione portuale degli stessi; obbligare la pesatura del container contribuirebbe anche a migliorare la sicurezza del trasporto via mare.
Attualmente, la Solas prevede che lo spedizioniere fornisca una accurata dichiarazione del peso del container. L’assenza di regole che disciplinano l’applicazione di questa norma e la specifica di chi deve farla valere, fa in modo che essa sia valida solo sulla carta e che molto spesso sia completamente ignorata. Per risolvere il problema è stata proposta l’introduzione di un obbligo giuridico, non solo per il mittente che dovrà fornire una dichiarazione esatta del peso, ma anche per il terminal portuale e per la nave che dovranno rilasciare un certificato di verifica del peso, ottenuto pesando il contenitore, prima che lo stesso venga imbarcato.
La richiesta della ITF è sostenuta anche dai Governi di Stati Uniti e Danimarca e da Associazioni imprenditoriali come il World Shipping Council ed il The Baltic and International Maritime Council.
Abele Carruezzo