Il 20 agosto 2013 la Convenzione sul lavoro marittimo, la MLC 2006, è entrata in vigore e subito si registra l’approvazione dell’International Maritime Organization. Ieri, il Segretario Generale dell’IMO, Sig. Koji Sekimizu, in un suo comunicato ha detto: “L’entrata in vigore della Convenzione MLC segna un progresso efficace nel riconoscimento dei ruoli dei marittimi e la necessità di salvaguardare il loro benessere e le loro condizioni di lavoro. Questo è un punto di riferimento davvero importante per la gente di mare, e per l’intero shipping, su cui l’economia mondiale si basa”.
La Convenzione MLC, come abbiamo scritto in altri precedenti articoli, è stata ratificata da 48 paesi, e mira a realizzare un ambiente di lavoro dignitoso per i marittimi del mondo e sicurezza di qualità con interessi economici per gli armatori in concorrenza leale. In realtà, la MLC 2006 è considerata il “quarto pilastro” tra le normative marittime più importanti che regolano il processo del trasporto marittimo internazionale ed integra le altre tre convenzioni adottate dall’IMO: la convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS), la convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (MARPOL) e la convenzione internazionale sugli standard di addestramento, certificazione e tenuta della guardia per i marittimi (STCW).
Queste tre convenzioni dell’IMO sono state adottate nel 1970 e sono state ratificate da più di 150 Paesi, in rappresentanza di oltre il 99% della flotta mercantile mondiale. IMO e OIL hanno una lunga storia di cooperazione su questioni che rientrano nelle competenze di entrambe le organizzazioni, nella misura in cui si riferiscono alla gente di mare – continua il Segretario Sekimizu nel suo comunicato – e hanno stabilito comuni gruppi di esperti ad hoc su temi quali la durata dell’orario di lavoro e di riposo, gli esami medici della gente di mare, giusto trattamento dei marittimi in caso di incidente marittimo, e di responsabilità e di risarcimento per quanto riguarda i casi di morte, lesioni personali e abbandono dei marittimi.
Inoltre, ha aggiunto Sekimizu, la Convenzione STCW dell’IMO è stata rivista nel 2010 e comprende ora le disposizioni pertinenti per le esigenze della Convenzione sul lavoro marittimo come “ore di lavoro e di riposo”, giusto per evitare sovrapposizioni. Da rilevare che appena la settimana scorsa la Gran Bretagna aveva ratificato la MLC 2006.