Remuri, ovvero remi in dialetto, è questo il nome della squadra dei vogatori brindisini che hanno portato a casa per la quarta volta in 8 edizioni la coppa dei primi classificati nel Trofeo dell’Adriatico. La quinta e ultima tappa ha avuto luogo a Giovinazzo domenica 4 agosto e rappresentava anche l’11ma Edizione della Regata Internazionale dei Gonfaloni, evento nato per commemorare la figura di Massimo Cervone, figlio del presidente dell’omonima associazione prematuramente scomparso.
La competizione itinerante si è conclusa con una giornata di sport perfetta nella suggestiva cornice della cala – porto della cittadina barese. L’organizzazione della Massimo Cervone è stata impeccabile, la bella e calda giornata estiva ha visto partecipi ben 16 equipaggi e tantissimo pubblico, soprattutto durante le finali tenutesi per la prima volta nelle ore serali grazie ad un’apposita illuminazione dello specchio d’acqua sul quale le imbarcazioni a 10 rematori hanno dato uno spettacolo unico.
Hanno preso parte alla manifestazione le squadre junior e senior di Giovinazzo, Remuri Brindisi, Polisportiva Taranto, Vogatori Molfetta, Vogamare Cajeta di Gaeta, Borgo Cappuccini di Livorno, “La Ciurma” Vasto, e infine una squadra in rappresentanza della città croata di Dubrovnik.
Tutte le città partecipanti erano rappresentate anche nella competizione femminile, a eccezione di Taranto e Vasto. Le ragazze della Remuri Brindisi, si sono comportate egregiamente, tenuto conto che la squadra si è formata a pochi giorni dall’apertura delle gare e che non è mai stata al completo. Domenica in 9 hanno chiuso al quarto posto nella Regata dei Gonfaloni e al terzo nella classifica finale del Trofeo dell’Adriatico, con tempi molto vicini alle forti avversarie di Giovinazzo che hanno vinto tutte le cinque tappe. Questi i nomi delle vogatrici brindisine, sempre seguite da Coco Giove e Mimino Romanelli al timone: Achiroqita Marino, Marta Capozza, Barbara Carluccio, Rosa Pino D’Astore, Flora Cozzoli, Flavia Merico, Rita Preite, Monica Cavalera, Giovanna Cristofaro, Barbara Coda. L’equipaggio maschile, guidato da esperienza e passione del timoniere Franco Romanelli è composto da Angelo Fontò, Giovanni Tedesco, Mino Tedesco, Massimo Schina, Massimiliano Nani, Ciro Coppola, Giovanni Vitali, Ettore Scivales, Daniele Guadalupi, Pierpaolo Petrosillo, Mauro Guidotti, Vincenzo Romanelli e Damiano Romanelli.
I Brindisini, con una formazione che schierava alcuni veri neofiti della voga, hanno avuto il merito di non mollare mai e di sfoderare, oltre alla vittoria nelle acque di casa, tempi notevoli in tutte le tappe, ottenendo il secondo posto a Taranto e Gaeta, il terzo a Molfetta e il quarto a Giovinazzo. Il computo finale ha visto i Remuri svettare in classifica, anche grazie alle sfortunate vicende dell’equipaggio tarantino che pur avendo vinto quattro tappe su cinque, non ha potuto far valere i punti vinti nelle prime due, perché costretti a un cambio di nome in corsa. Ai tarantini, per altro, è andata la solidarietà dei brindisini, che hanno invitato gli jonici sul palco al momento della premiazione come primi classificati e degli stessi giudici, che hanno assegnato loro la targa fair play per la vittoria morale ottenuta sul campo. Il successo di Brindisi è frutto di tanti sacrifici da parte di vogatori, vogatrici e timonieri che ringraziano il porticciolo turistico Marina di Brindisi per la concessione dei posti barca e il Cantiere Danese per la manutenzione.
Ora l’impegno dei Remuri Brindisi è tutto volto alla ricerca di un modo per procurarsi gli škifarieddi e mantenere in vita il tradizionale Palio dell’Arca, durante il quale i sei piccoli gozzi con due rematori si affrontano in rappresentanza dei quartieri della città nell’ambito delle Feste Patronali. La manifestazione, di cui esiste una versione omologa in moltissime città marinare di tutto il mediterraneo, ha per una città come Brindisi la valenza storica e identitaria che può avere il Palio di Siena per il capoluogo toscano. Per questo il Presidente Franco Romanelli, tutti i vogatori e i tanti amici che gli esprimono continuamente solidarietà auspicano un aiuto e un intervento deciso dell’amministrazione pubblica perché questa tradizione non vada persa. Si sta valutando anche l’opportunità di indire una pubblica petizione in difesa della tipica regata.
La speranza è che sul fronte di un possibile rilancio della città attraverso la valorizzazione del suo bene più prezioso, il porto, non si tralasci l’attenzione per gli aspetti culturali, oltre che sportivi che il mondo della voga locale esprime.
Lo spirito di un luogo e del popolo che lo abita può essere preservato solo se le sue tradizioni non vengono cancellate dai nuovi tempi, ma ne costituiscono le basi imprescindibili per non perdere di vista le proprie vocazioni e i valori fondamentali.
L’Associazione Remuri continua per altro la ricerca di nuovi appassionati per ampliare la sua rosa sia maschile che femminile e si augura di poter avere presto un settore giovanile. Per chi volesse intraprendere l’attività agonistica o venire semplicemente a conoscere il mondo della voga può rivolgersi al Porticciolo Turistico Marina di Brindisi, presso il quale sono ormeggiate le 2 lance San Teodoro e San Lorenzo. Info 3471290470 (Franco Romanelli).