Presto una rilettura dei canoni demaniali. Durante l’incontro di Via XX Settembre, il Sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Barretta, accelera per risolvere le questioni del Demanio e garantire entrate certe per lo Stato. Presenti le rappresentanze balneari ed i vertici del Governo.
Convocato presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, un Tavolo di concertazione con tutte le categorie che gravitano intorno al comparto turistico balenare. Il Sottosegretario Pier Paolo Barretta, organizzatore dell’iniziativa, ha posto l’accento su due questioni di particolare urgenza per il comparto turistico balneare, i valori dei criteri di calcolo dei canoni demaniali, sollevando al Direttore dell’Agenzia del Demanio, Stefano Scalera, tutti i dubbi sulla difficile lettura dei valori OMI.
A tal fine è stato concordata una rilettura dei canoni, anche perché troppo spesso variabili in relazione alla discrezionalità delle Amministrazioni Comunali. Urgente, dunque, il riordino del sistema di riscossione demaniale. Il Direttore Scalera ha giustamente valutato il grande contenzioso in essere su tutta la penisola italiana, chiedendo di conoscere l’ammontare economico della pendenza in corso.
Il Presidente di Federbalneari Italia, Renato Papagni dichiara: “Abbiamo proposto di bloccare immediatamente l’emergenza per quella categoria di canoni pertinenziali che devono ottenere una risposta immediata, con una sospensione sul primo Decreto possibile. In conclusione, seguendo la linea sostenuta fortemente da Federbalneari, il prossimo Decreto utile, potrebbe essere proprio quello “ del fare”, su cui il relatore alla Camera, avrebbe la possibilità di inserire un emendamento per salvare i circa 300 casi in Italia con canoni pertinenziali.”.
Durante il confronto al Tavolo di Via XX Settembre, FederBalneari rilancia la linea tracciata per risolvere il futuro del comparto turistico balenare: semplificare le modalità di determinazione de canoni demaniali, garantendo entrate certe per lo Stato con due soli valori tabellari e criteri impostati su: arenile, superfici di facile e difficile rimozione e pertinenze, così come ipotizzato con il Disegno di Legge alla Camera dei Deputati, lo scorso 19 luglio 2012. Il Direttore Stefano Scalera si è dimostrato interessato al provvedimento di legge, sul quale l’Area Legale di Federbalneari Italia sta lavorando da diversi mesi. Lunedì mattina la proposta sarà sul tavolo del Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio, del Sottosegretario Barretta e del Vice Ministro alle Finanze Casero.
Al Tavolo di confronto presenti anche il Senatore Armando Cirillo del PD ed il deputato Sergio Pizzolante i quali hanno sollevato giustamente la necessità di riaprire un confronto con l’Europa al fine di rilanciare il comparto turistico balenare, che non può essere vincolato da scadenze restrittive quali il 2020, data comunque valutata a rischio per la possibile intromissione dell’UE.
“La strategia da mettere in campo è quella valorizzare, sin da subito, il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di investire e restare competitive, rinnovando la concessione almeno per 30 anni, come avviene in altri paesi dell’Unione Europea” – afferma l’On. Sergio Pizzolante.
Dubbi sull’efficacia del Decreto Crescita convertito in Legge del D.L 18 Dicembre 2012, n°179, e sulla scadenza del 2020, espressi anche dal Senatore Armando Cirillo:” C’è qualcosa da rivedere, l’Italia deve puntare sul turismo per rilanciare la ripresa economia, ed il comparto balneare è un asset strategico che non può vivere di incertezze e caos normativo.
Conclude il Presidente Papagni: “Siamo sulla strada giusta, è la prima volta che l’iniziativa viene dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, organo amministrativo che ha la capacità politica e le competenze per raccordare il Turismo ed il Demanio, consentendo di chiudere le strategie e le decisioni in modo collegiale.