Coppa America: Luna Rossa non gareggia

Il team di ha rinunciato a prendere il via nella prima gara della  , regalando la vittoria e il primo punto ai neozelandesi di Emirates Team che si sono presentati regolarmente al via alle 12,15 nella baia di San Francisco. Il nero catamarano ha completato il percorso in poco più di 45 minuti, toccando punte di quasi 40 nodi di velocità . Al centro della questione c’é la modifica dei regolamenti di gara, contro cui gli italiani –  e anche i neozelandesi, che però hanno deciso di gareggiare  – hanno presentato una protesta che sarà all’esame domani di una giuria nominata dalla federazione internazionale della vela.

Patrizio Bertelli e il suo team, contestano l’introduzione di alcune delle 37 nuove misure nel regolamento di gara della dopo la morte in allenamento mesi fa del britannico , componente dell’equipaggio del challenger svedese Artemis. Nel ricorso contro le decisioni del direttore di gara, Iain Murray, si fa presente che “uno dei pilastri di qualunque America’s Cup è il Regolamento di Classe, che viene proposto dal defender ed è accettato dai challenger. Queste regole possono essere cambiate solo con il consenso unanime dei team concorrenti, a tutela dei diritti dei challengers. Il direttore di regata sta invece tentando di mettere fuori stazza la nostra barca con la scusa della sicurezza”.

Luna Rossa è “assolutamente favorevole all’introduzione di più severe norme di sicurezza (ha votato a favore di 35 delle 37 proposte, ndr), ma le regole relative ai timoni, agli elevatori dei timoni nonché al maggior dislocamento non hanno nulla a che vedere con la sicurezza; il loro unico effetto e la loro sola ragione di essere è quello di aumentare la velocità e le performance della barca”. “Regatare con queste regole, imposte dal direttore di regata, costituirebbe un’accettazione tacita da parte nostra – ha detto lo skipper Max Sirena -. Quindi non abbiamo altra scelta se non quella di rimanere a terra finché la Giuria Internazionale non si sarà pronunciata. Siamo stati costretti a prendere questa posizione. Non siamo venuti a San Francisco per guardare, ma per regatare”.