ADRIA FERRIES ORCi WORLD CHAMPIONSHIP: HURAKAN D’AUTORITA’, LOW NOISE SI CONFERMA

Il vento toglie, il vento da: dopo il niente di fatto di ieri, l’Adria ORCi World Championship ha offerto una grande giornata di vela. 17-18 nodi da nord-ovest in rotazione verso nord-nordest e mare formato hanno messo alla prova gli oltre cento equipaggi protagonisti della manifestazione organizzata da Marina Dorica.

Condizioni sfruttate dal Comitato di Regata per mandare in archivio due prove che, sommate a quelle disputate nei giorni passati, hanno reso valida la manifestazione: domani sera, in piazzetta a Marina Dorica, saranno incoronati i nuovi campioni iridati della vela d’altura mondiale.

Ora la speranza è quella di riuscire a portare a termine altre due prove, in modo da concedere agli equipaggi la possibilità di scartare il peggiore dei risultati raccolti nel corso della serie. Un obiettivo non impossibile, specie se si considera che, per domani, le previsioni meteo annunciano condizioni decisamente favorevoli: 15-18 nodi da nord-ovest, mare poco mosso e cielo parzialmente coperto.

Gruppo A
Le regate odierne hanno ridisegnato le gerarchie del gruppo A. Il leader della prima ora, Calipso 4 (oggi 6-20), è scivolato in terza posizione, sopravanzato da un (1-2) in grande spolvero e da un solido Aniene (8-3). A complicare le cose per lo scafo di Piero Paniccia è stato il ventesimo rimediato nella quinta prova, quando il vento si è ritirato pochi istanti dopo l’arrivo dei citati Hurakan e Aniene: un rallentamento che ha permesso a chi inseguiva il Cookson 50 dell’armatore civitanovese di contenere il distacco e recuperare posizioni in tempo compensato. Identico destino toccato a Enfant Terrible-Audi Domina (5-23), passato dalla seconda alla quarta posizione.

Boat of the day è stata senza dubbio alcuno Bohemia Express (2-1), portato dal binomio Zennaro-Brcin a respirare aria di alta classifica: grazie agli ottimi parziali odierni, il Race ceco ha mosso importanti passi avanti e si ritrova ad occupare la quinta piazza, con buon margine rispetto a Rebel (13-17) di Manuel Costantin.

Gruppo B
Nel gruppo B si conferma leader Low Noise (1-7) di Giuseppe Giuffré che viene avvicinato dai campioni uscenti di Scugnizza (3-2) dell’armatore Vincenzo De Blasio, per un finale di Mondiale che si annuncia assolutamente incerto. Terza posizione per un convincente South Kensington (13-1) che, tra l’altro, si cava la soddisfazione di essere primo dei non professionisti.

Balzato agli onori della cronaca per la vittoria ottenuta nella prima parte della lunga e per la bellissima foto scattata da Fabio Taccola mentre, all’alba, si accinge a entrare in un groppo, l’equipaggio di Alessandro Consiglio e del timoniere Stefano Pipitone ha fatto sua la seconda prova odierna e aspetta domani per tirare le somme di una manifestazione di cui è stato eccellente protagonista.

A contendergli podio e titolo Corinthian sino all’ultimo sarà una nutrita schiera di avversari, guidati da Jasmine Moroni&Partners di Paolo Zoppi (6-19) e da Goodfellas (17-4) di Ettore Morace, rispettivamente quarto e quinto in classifica generale.

Hanno detto
Alessandro Nazareth, presidente dell’ITC dell’ORC: “Nel gruppo A la flotta è molto diversificata in termini di caratteristiche tecniche: dal più performante TP52 alle barche di serie Dehler 44 o First 40, passando per un discreto numero di modelli intermedi come il Farr 40 o i vecchi Grand Soleil 42, nella classifica in tempo compensato le posizioni si alternano e i tempi sono molto ravvicinati: segno di un buon funzionamento del programma VPP ORC usato per la definizione dei rating. Nel gruppo B la flotta è molto più omogenea nelle caratteristiche, a parte le eccezioni di Scugnizza e Low Noise, che sono dei semi-custom, e tra le top scorer c’è meno alternanza nei risultati, quindi la classifica dipende molto più dall’effettiva preparazione dell’equipaggio”.

Alessandro Consiglio, armatore di South Kensington: “Siamo un gruppo di amici giovani e appassionati. A parte me, che ho superato i quaranta, il più vecchio ha trent’anni. Andiamo dal professionista allo studente, ma troviamo sempre il tempo di allenarci per cercare di prendere maggiore confidenza con una barca di serie”.

Ivan Scimonelli, tattico di South Kensigton: “Arrivi a un evento come questo e pensi che ci sono tanti professionisti e di non poter mai competere seriamente con loro. Invece alzi le vele, svuoti la mente e con i tuoi amici spingi la barca al massimo e puoi ottenere ottimi risultati. Ora siamo terzi e domani ci giochiamo la partita confidando sul nostro portafortuna: una bottiglia di moskovskaya che teniamo in frigo”.

Michele Regolo, timoniere di Hurakan: “Siamo passati da quarti a primi, restando concentrati nonostante le verifiche di stazza che ci hanno tenuti occupati fino a notte e che ci sono costate una piccola penalità sul rating. Oggi c’erano le nostre condizioni: diamo il meglio, infatti, dai 15 ai 20 nodi. Tommaso Chieffi è stato come sempre bravissimo: ci ha fatto uscire in modo brillante da una partenza piuttosto complicata. Nella seconda regata, invece, siamo stati convincenti sin dall’inizio. Titolo in tasca? Assolutamente no: siamo fiduciosi, ma c’è ancora una giornata. Certo, gli altri non possono sbagliare, ma nella vela tutto può accadere”.