L’aumento della concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera è un segnale di allarme che richiama l’attenzione sulla necessità di un’economia che punta maggiormente al green a partire dal settore logistico, cuore del commercio internazionale. I pallet del Sistema di Interscambio EPAL permettono di sottrarre all’atmosfera una notevole quantità di CO2 e in quest’ottica si rivelano gli alleati per una movimentazione delle merci concretamente sostenibile.
A pochi giorni dalla Conferenza sui Cambiamenti Climatici di Bonn, un campanello d’allarme scuote i rappresentanti dei governi di tutto il mondo: la concentrazione di anidride carbonica non è mai stata così alta. È da oltre 3 milioni di anni, infatti, che non si registrava una concentrazione di CO2 nell’atmosfera di 400 parti per milione (ppm), un livello talmente elevato da essersi verificato solamente nel Pliocene, la lontana epoca geologica in cui i mari erano quaranta metri più alti di oggi, flora e fauna fortemente diverse, i fenomeni meteorologici sconvolgenti e le temperature notevolmente più alte.
La riduzione delle emissioni di CO2 è fondamentale per diminuire il riscaldamento globale della Terra e tutte le conseguenze negative che ne conseguono. L’anidride carbonica, infatti, è un gas trasparente per le radiazioni solari che arrivano sul nostro pianeta, ma è riflettente per quelle che rimbalzano sulla superficie terrestre, che rimangono pertanto intrappolate nell’atmosfera contribuendo all’innalzamento delle temperature.
Il pericoloso record di 400 ppm raggiunto in questi giorni non solo spinge i governi a profonde riflessioni sulle tematiche ambientali, ma invita anche i Paesi ad intraprendere una nuova strada verso un’economia decarbonizzata e rigenerativa, basata sul riciclo e sull’uso delle risorse rinnovabili.
Uno dei materiali rinnovabili maggiormente apprezzati e rivalutati nell’ultimo periodo è il legno. Dotato di naturale resistenza e flessibilità, il legno è il protagonista indiscusso della green economy, quel modello di sviluppo economico che pone al centro del suo essere la sostenibilità ambientale e si profila come una delle più reali e concrete prospettive di crescita per l’industria del futuro.
Da anni il settore logistico utilizza ampiamente il legno, che nell’ottica della salvaguardia ambientale è l’elemento cardine per la movimentazione green delle merci. I pallet in legno oggi mobilitano il 90% degli articoli destinati ai mercati di tutto il mondo e sono perfetti per un trasporto sicuro, economico e completamente ecosostenibile.
Conlegno – il Consorzio Servizi Legno Sughero – attraverso i marchi di qualità FITOK ed EPAL, ha avviato un’azione coordinata di servizi mirati allo sviluppo di una vera e propria cultura dell’utilizzo del legno a livello nazionale ed internazionale nel settore logistico. Il marchio FITOK assicura la conformità degli imballi in legno allo Standard ISPM-15 della FAO, il cui rispetto è obbligatorio per l’esportazione, mentre il marchio EPAL garantisce il rispetto dei requisiti di sicurezza, di resistenza e di capacità massima di carico del pallet.
Secondo i risultati di un recentissimo studio del Politecnico di Milano, la valutazione dell’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di un pallet EPAL, sia come prodotto che come processo di interscambio, conferma che è uno dei sistemi più innovativi ed ecosostenibili di movimentazione delle merci, poiché ogni singolo pallet è in grado di sottrarre all’atmosfera una quantità totale di -18,4 kg di anidride carbonica equivalente. Grazie al Sistema EPAL, solo nel 2010 sono stati sottratti all’atmosfera -1.229.432 tonnellate di anidride carbonica equivalente, di cui -108.893 tonnellate in Italia. Ciò significa che annualmente, grazie al Sistema di Interscambio EPAL, in Europa vengono compensate le emissioni di gas climalteranti pari al fabbisogno energetico del parco residenziale della città di Roma.
Il legno che le imprese aderenti a FITOK ed EPAL utilizzano, cresce in boschi europei gestiti in maniera sostenibile, tanto che il patrimonio forestale europeo è aumentato di 13 milioni di ettari negli ultimi 15 anni, un’area grande come tutta la Grecia. Ogni anno nel mondo si utilizzano circa 60 milioni di metri cubi di legname per costruire pallet ed imballaggi: maggiore è la quantità di legno usato, maggiore è il numero di alberi piantati e la CO2 assorbita.
Utilizzando il sistema di interscambio EPAL si dimostra di avere a cuore il sistema ambientale e non solo, si risparmia e si ottimizzano anche i flussi logistici: EPAL infatti può essere considerato un vero e proprio sistema sociale a responsabilità condivisa che coinvolge diversi settori, tra cui logistica, ambiente, economia e società civile. Per questo i pallet EPAL in Italia sono i più utilizzati dalla filiera della logistica, tanto che solo nel 2012 ne sono stati prodotti 4.924.946 e ne sono stati riparati 3.368.052.