A partire dal prossimo luglio la situazione fiscale croata potrebbe favorire il rientro in Italia di molte barche. Infatti, la Croazia entrerà nell’Unione Europea il 1° luglio 2013, comportando sicuramente delle novità in tema fiscale per quanto riguarda le imbarcazioni italiane o comunque estere che attualmente stazionano nei porti croati sotto lo status di “temporanea importazione”.
In Croazia, accettando la normativa europea, si verificherà che le merci estere, comprese le barche, potranno circolare liberamente senza vincoli doganali, a patto però di risultare regolarmente iscritte ai registri navali croati; ricordiamo ai diportisti che in Croazia vige l’obbligo di iscrizione per le imbarcazioni di qualsiasi lunghezza, poichè esiste uno specifico registro anche per i natanti. Tutto ciò significa che l’iscrizione nei registri navali comporterà l’applicazione di una tassa doganale tra 1,7% o 2,7%; oltre all’iscrizione nei registri, per le imbarcazioni che fino al 1 giugno risulteranno temporaneamente importate in Croazia, sarà necessario regolarizzarsi fiscalmente con un versamento ai fini IVA del 5% sul valore doganale dell’unità.
Non ottemperando a tale obbligo e non regolarizzando la propria posizione fiscale entro il 1 giugno, vi sarà una mora ad un tasso IVA ben più’ alto, sembra del 25%, per ottenere la libera circolazione nelle acqua croate. Naturalmente, le Autorità croate hanno dato ampia informazione circa i dettagli di questa operazione, inviando comunicazione a tutti i proprietari di imbarcazioni stazionanti nei marina croati. Occorre fare molta attenzione, poiché si tratta di norme poco chiare, a cui seguiranno circolari con ulteriori chiarimenti nei prossimi mesi. Questa “manovra” economico-finanziaria come prospettata dai Ministeri croati, se da un lato porterà un maggior gettito fiscale in Croazia, dall’altro causerà senza dubbio un “rimpatrio” volontario di molte unità straniere, che attualmente godono di condizioni fiscali e amministrative favorevoli.
Senza dubbio, questa “manovra” porterà una minore convenienza economica a stazionare sulle coste croate con un sicuro rientro di molte barche nei marina italiani. Diportisti avvisati per informarsi in tempo utile presso le nostre Autorità Marittime, o presso la Motorizzazione Civile, ricordando anche che presso le sezioni ACI è aperto un servizio assistenza pratiche di immatricolazione in Croazia.