Si terrà il 20 Aprile, presso l’Hotel Four Points By Sheraton, via Cardano 1, Milano dalle ore 8.45 alle ore 13,00, il seminario “Rappresentanza in Dogana, regime sanzionatorio ed obbligazione doganale: novità e strategie”, l’incontro è organizzato dal Consiglio degli Spedizionieri Doganali di Milano, in collaborazione con l’Associazione Spedizionieri Doganali del Compartimento di Milano.
Saranno presenti: Giovanni De Mari, Presidente Nazionale Spedizionieri Doganali, Aldo Lupi, Presidente del Consiglio Compartimentale di Milano, Massimo De Gregorio, Presidente Confiad, Michela Orlando, Doganalista, Cultrice di diritto doganale e trasporti presso Università di Ca’ Foscari (VE) e di Macerata, il Prof. Avv. Fabrizio Vismara, Docente di Diritto dell’Unione. Avvocato in Milano.
In questo momento di crisi del settore dell’interscambio e della logistica in generale, il seminario rappresenta un’importante occasione di incontro e di dibattito su temi particolarmente sentiti dalla categoria e soprattutto per fare il punto della situazione, confrontarsi sulle prospettive e sulle strategie da seguire ed aggiornarsi sulle ultime novità normative.
Nel nuovo contesto giuridico, il buon funzionamento del mercato interno costituisce un presupposto per il rilancio dell’attività professionale, offrendo una occasione di crescita e sviluppo.
“Immaginate che il territorio doganale comunitario sia circoscritto da una rete. Se le maglie hanno la stessa dimensione le merci si distribuiscono naturalmente sul territorio secondo le esigenze e le scelte economiche; se invece vi sono smagliature o maglie più larghe, la merce affluisce verso quei Paesi in cui, per motivi vari, tra i quali una maggiore vocazione mercantilistica, i controlli non vengono effettuati al confine o vengono effettuati con modalità diverse, magari sul territorio.
Questo fenomeno pregiudica il buon funzionamento del mercato interno e provoca distorsioni di traffico in ambito UE. La standardizzazione dei controlli a livello comunitario e l’armonizzazione dell’analisi dei rischi diventa quindi un obiettivo irrinunciabile. E’ necessario individuare gli interessi collettivi prioritari da tutelare, effettuare controlli mirati ed efficaci ed evitare così la distorsione dei traffici verso quei Paesi non particolarmente sensibili ad alcune problematiche tipicamente nazionali (es. tutela del “Made in”…), ha dichiarato Giovanni De Mari.