Una lettera, inviata al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Corrado Passera, ma anche al governatore Nichi Vendola e al Direttore Generale dei Porti Ministero dei Trasporti Cosimo Caliendo, dal consigliere regionale Giovanni Brigante si trasformerà in mozione e sarà presentata al prossimo consiglio della Regione Puglia.
All’assise Brigante chiederà di avere particolare attenzione per la situazione di grave immobilismo che si registra nello scalo portuale brindisino. “La mia preoccupazione – ha spiegato il consigliere de La Puglia per Vendola -. credo sia condivisa anche dai cittadini. Mi auguro che l’Autorità portuale sia commissariata al più presto”.
Di seguito la lettera inviata lo scorso 27 marzo al ministro Passera.
“Sig. Ministro, Sig. Presidente,
a seguito di continue sollecitazioni da parte degli operatori del porto di Brindisi, sento il dovere di scrivere alle SS. LL. per significare uno stato di sofferenza nella quale versa il territorio da me rappresentato.
L’incertezza che grava sulla figura del Presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi, dai più non riconosciuto nella pienezza delle sue funzioni e la cui presenza è connotata da precarietà, è da considerarsi sub judice, ha reso di fatto impossibile la governance interna ed esterna del porto e dell’Autorità Portuale.
La mancata sicurezza di poter portare avanti, con certezza di tempi, programmi e progetti ha posto l’intera organizzazione portuale in una posizione di stallo che impedisce qualsiasi forma di iniziativa e che rende ancora più difficile il futuro di un porto già fortemente compromesso.
L’abulia che sta contraddistinguendo in questi ultimi momenti l’attività propulsiva e amministrativa del Presidente dell’Ente, fa si che quello che poteva essere considerato il volano per il futuro economico di una città, mortificata dall’assenza di lavoro, ristagni sotto una coltre di nebbia che rende impossibile intraprendere una qualsiasi navigazione.
Signor Ministro, Signor Presidente, è necessario che SS.LL. intervengano affinché questa nebbia si diradi e si creino quelle condizioni, anche attraverso decisioni forti (Commissariamento?), perché il porto possa avere una guida certa nei modi e nei tempi.
Il perdurare dell’attuale situazione comporterebbe, infatti, una penalizzazione troppo forte per un porto e per un territorio che, nell’attuale contingenza, ha bisogno di alternative valide che diano speranze all’economia e ai giovani”.
Francesca Cuomo