Il 2013 per il mercato italiano delle crociere sarà caratterizzato da un ritorno alla crescita. E’ quanto ha annunciato ieri mattina Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, in occasione dei primi incontri nell’ambito del Seatrade Cruise Shipping a Miami, la principale manifestazione mondiale dedicata agli operatori delle crociere.
Le recenti proiezioni indicano che il 2013 farà registrare un leggero incremento in termini di passeggeri movimentati: 11.005.000 unità (+1,91% rispetto all’ottimo risultato del 2012, equivalente a 10.798.403 pax). In aumento anche le toccate nave nei porti italiani (4.949 nel 2013 e 4.897 nel 2012) e il numero di armatori presenti in Italia (56 contro i 47 del 2012).
Secondo le previsioni, al termine del 2013 saranno transitate nelle acque italiane 151 navi da crociera contro le 148 del 2012 (+2,02%). Diminuiscono, invece, il numero di porti italiani coinvolti nell’attività crocieristica che passano da 66 nel 2012 a 63 nel 2013 (-4,54%) per effetto del decreto “Salva Coste”.
“Nel corso del 2013 assisteremo purtroppo a una drastica diminuzione – se non alla scomparsa – degli scali in alcuni porti minori, quali Portofino (quasi -50%), Ischia, La Maddalena e Porto Cervo – ha dichiarato Sergio Senesi – diminuzione dovuta agli effetti negativi del Decreto “Salva Coste” che, in concreto, ha significato la perdita di circa 40.000 passeggeri nel comparto delle crociere di lusso: nonostante l’impegno profuso dalle Istituzioni Locali, gli Armatori hanno giustamente preferito rivolgersi a destinazioni vicine e maggiormente garantite, favorendo anche così i porti della Costa Azzurra e della Corsica”.
Per quanto riguarda i porti italiani, Civitavecchia si conferma nuovamente primo porto italiano nel 2013 (con oltre 2.450.000 passeggeri movimentati), seguito da Venezia, Genova, Napoli e Savona.
Il 2013 porterà quindi importanti variazioni nella classifica dei porti. Genova guadagnerà ben due posizioni, superando i 1.100.000 passeggeri movimentati grazie a MSC Crociere e Royal Caribbean, piazzandosi così in terza posizione dopo Civitavecchia e Venezia e prima di Napoli e Savona (che, per la prima volta raggiunge 1.000.000 di passeggeri). Livorno invece perde oltre il 18% del traffico retrocedendo alla sesta posizione a favore di La Spezia. Nel 2013 ben 5 porti supereranno quota un milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Genova, Napoli e Savona), mentre altri 3 si assesteranno tra i 500.000 e il 1.000.000 (Livorno, Bari e Messina). Ben 7 porti tra i 100.000 e i 500.000 passeggeri (Palermo, Catania, Olbia, La Spezia, Ancona, Salerno e Cagliari) e poi, ancora, 5 porti tra i 50.000 e i 100.000 pax e 11 porti tra i 10.000 e i 50.000 pax. Chiudono la classifica i 33 porti minori italiani, che non raggiungono i 10.000 passeggeri movimentati.
“La forte crescita del porto di Genova nel 2013, come di altri porti della penisola, è senz’altro riconducibile all’aumento degli scali di MSC Crociere (oltre 763 toccate in Italia con oltre 2.900.000 passeggeri movimentati) mentre Costa Crociere e Royal Caribbean nel complesso rimangono stabili. Da segnalare anche il ritorno nel Mediterraneo della Disney e la seconda nave della Carnival. – ha proseguito Sergio Senesi – Una forte diminuzione strettamente legata al Decreto “Salva Coste” affonda Portofino con perdite superiori al 50%. Napoli, nonostante alcuni ritardi e difficoltà iniziali in materia di garanzia degli scali, ha saputo gestire la situazione mantenendo un buon livello di traffico. Livorno, invece, sarà fortemente penalizzata nel 2013 da evidenti difficoltà nella garanzia degli ormeggi: un problema che, come rileviamo già da tempo, il porto toscano dovrà decidersi ad affrontare e risolvere velocemente, anche perché La Spezia si sta attrezzando ed è pronta ad attirare traffico”.