Ionian Spirit: problemi per i marittimi bloccati a Brindisi

Continua l'impegno dei Volontari della di Brindisi in favore dell'equipaggio della motonave Ionian Spirit. Già a partire dallo scorso 24 dicembre,  il personale volontario della CRI di Brindisi ha attivato un servizio continuo di monitoraggio e supporto socio-sanitario, teso alla verifica delle condizioni dei marittimi della “Ionian Spirit”, ormai ferma da sei mesi presso il . Immediatamente, il personale medico CRI ha constatato critiche condizioni di salute di un marittimo cittadino del Montenegro, urgentemente ricoverato presso l'Ospedale “A.Perrino”, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, per poi ritornare in Montenegro.

Per quanto attiene al resto dell'equipaggio, oltre a riscontrare uno stato di generale prostrazione psicologica, dovuta alla situazione che gli stessi marittimi stanno vivendo e alle precarie condizioni in cui permangono sulla motonave- sono infatti privi di acqua calda e riscaldamento- si è riscontrata la presenza di altri membri dell'equipaggio con importanti problemi di salute.

Il Comitato Prov.le CRI di Brindisi si sta facendo carico in modo totale ed esclusivo di tutte le necessità sanitarie dell'equipaggio: i farmaci occorrenti alla prosecuzione delle terapie per le patologie croniche vengono costantemente forniti, anche grazie alla sensibilità del Presidente dell'Ordine Provinciale dei Farmacisti, dott. Gabriele Rampino, che ha donato una parte dei medicinali necessari. Inoltre la CRI sta garantendo il trasporto dei marittimi nelle strutture sanitarie del territorio per gli accertamenti specialistici e strumentali e per tutte le terapie del caso, cui vengono sottoposti grazie alla preziosa collaborazione dei medici e dei dirigenti delle strutture ASL e dei reparti dell'Ospedale “A.Perrino”.

<>  dichiara Alessandra Palmisano Peccerillo, Presidente del Comitato Provinciale CRI di Brindisi <>.

Inoltre, i Volontari CRI si stanno occupando di dare all'equipaggio tutto il sostegno psicologico di cui ha bisogno, oltre ai beni di prima necessità. L'impegno è, in primis, di accertarsi che i marittimi abbiano la possibilità, materiale ed economica, di comunicare con le famiglie, di poter impegnare il tempo in attività che consentano di distrarsi dalla preoccupazione costante di rientrare a casa, di rendere questa permanenza quanto meno gravosa possibile grazie all'incontro e al dialogo con persone esterne all'equipaggio.

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L'auspicio è che grazie alla collaborazione con le Istituzioni del territorio e con le altre Associazioni di volontariato si possa attivare una rete di sostegno, e che presto la gravosa situazione in cui i marittimi versano possa trovare una soluzione adeguata.