Nel prossimo marzo le Autorità portuali pugliesi, sotto le insegne dell’associazione ApulianPorts, parteciperanno, in maniera congiunta, al SeatradeCruise Shipping Convention di Miami. Il più importante appuntamento mondiale per il settore crocieristico. Una vetrina internazionale nella quale presentare infrastrutture, itinerari turistici e opportunità di business. Vorrei tratteggiare, nel breve spazio di un articolo, il significato di questa partecipazione congiunta e la portata che l’attività croceristica dovrà avere sempre di più per lo sviluppo della Puglia. Il porto di Bari in questi anni è cresciuto molto nel settore delle crociere, dato di cui da atto lo stesso Ministero delle Infrastrutture nelle sue relazioni annuali sulle attività delle Autorità Portuali, indicando Bari come lo scalo italiano che ha realizzato le migliori performances negli ultimi anni, in questo specifico comparto.
Bari non rappresenta certo un fenomeno isolato. La crescita di questo mercato è stata generalizzata a livello mondiale. In Italia la crescita dei transiti è stata mediamente, nel quinquennio 2007 – 2011 del 12%. Il 2012 ha visto rallentare questa tendenza, tuttavia, considerando il contesto, segnato dalla crisi globale e dalla vicenda del Concordia, si può dire che il settore ha reagito positivamente ad una congiuntura talmente negativa da essere forse irripetibile nel medio periodo. Il settore ha dunque un futuro. Bari ha affermato e trainato la presenza della Puglia nel mercato internazionale e la prospettiva dell’immediato futuro è quello dell’ampliamento della presenza pugliese in questo mercato. Il significato dell’associazione “ApulianPorts” è proprio questo: promuovere i porti ed il territorio per ampliare l’offerta di servizi e quindi vedere crescere i traffici e con essi l’occupazione e la ricchezza prodotta. Guardare ad una prospettiva futura significa dunque guardare al “divenire” del settore ed alle esigenze, sempre nuove, del mercato.
L’attività crocieristica è parte integrante dell’attività turistica nella quale, già oggi, la Puglia rappresenta un‘eccellenza a livello internazionale. Nella crociera il porto rappresenta l’elemento tecnico necessario all’approdo della nave ed alla gestione razionale dei servizi indispensabili al transito dei passeggeri, ma ciò che fa la differenza è il territorio con le sue attrattive, le sue bellezze, la sua cultura. Livorno è il porto di Firenze e Civitavecchia il porto di Roma. Senza il legame con le grandi città d’arte questi scali non avrebbero mai avuto un ruolo in questo specifico mercato. La Puglia, sommando un sistema portuale di tutto rispetto, a partire da Bari e Brindisi, ad un territorio di incomparabile bellezza, può giocare un ruolo sempre più forte nel mercato crocieristico mediterraneo. Come si sa, è il mercato a scegliere i porti e quindi non esistono scelte dirigiste che possono indirizzare i traffici verso unporto anziché un altro.
Esiste però la possibilità, con il concorso delle diverse istituzioni, di creare al mercato delle opportunità e di favorire così la competitività territoriale. Il mercato crocieristico è costantemente alla ricerca di una differenziazione dell’offerta in termini di nuovi itinerari turistici. Occorre considerare che le crociere adriatiche necessitano, per ragioni commerciali, di includere almeno uno scalo in un porto extra-ue prima di scalare un porto italiano. Inoltre l’esigenza di “ destagionalizzare” le attività, estendendo le crociere anche ai mesi invernali e i problemi di tipo ambientale che si affacciano a Venezia, scalo attuale di partenza del maggior numero di crociere possono aprire al versante sud-adriatico nuove prospettive nelle attività di “home –port”. Una nuova offerta di escursioni, che includa le bellezze della Terra di Bari ( da Castel del Monte ad Alberobello ) assieme a quelle limitrofe allo scalo di Brindisi ( Lecce, il Salento i diversi siti archeologici) oltre, ovviamente, agli stessi ai centri urbani di Bari e Brindisi, può rappresentare la carta vincente per l’offerta di nuovi itinerari che includano entrambi gli scali e vedano una presenza più prolungata dei turisti nella nostra terra.
Le novità di un offerta che rilanci la portualità pugliese dovrebbe riguardare anche il segmento di mercato delle navi di minori dimensioni che scalano piccoli porti secondo il modello lanciato lo scorso anno a Monopoli nel “forum dei piccoli porti adriatici”. Una nuova offerta crocieristica che rilanci il versante sud adriatico dovrebbe fondarsi su una solida alleanza con i porti della sponda est. Da Igoumemitsa a Corfu, da Durazzo a Bar, da Ploce a Saranda i flussi turistici delle crociere possono trovare nuova linfa e nuove potenzialità. L’unica ricetta per vincere questa sfida è la consapevolezza che nessuno può farcela da solo.
Mario Sommariva
Segretario generale Autorità Portuale del Levante