Al Premier Monti non piace la nautica

Lo avevamo scritto che il “governo tecnico” italiano, così come si è costituito giusto un anno fa, non gradiva tanto la nautica da diporto e non credeva al turismo nautico:  Italia Paese di Santi, Poeti e banchieri! Così è giunta puntuale la nota del presidente di Ucina nautica, Anton Francesco Albertoni, sull’operato di questo governo. Per il presidente di Ucina il decreto legge sulla “crescita” è insufficiente e non adeguato a questo particolare settore di eccellenza per l’economia dell’Italia costiera e non solo; “disappunto e delusione” per la mancata presenza di alcun riferimento alla nautica da diporto e a tutta la filiera; ricordiamo che questo settore ha perso circa 20mila  posti di lavoro (fonte Confindustria).

Nella nota di Ucina, diffusa ieri sera a , Albertoni ricorda che il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, e il viceministro alle Infrastrutture, Mario Ciaccia, avevano manifestato precisi impegni in occasione del Salone Nautico internazionale di Genova, “ma non c’è traccia di quanto discusso, anzi nel DL “crescita” non c’è una sola parola sul turismo nautico”.

Ucina (Unione Nazionale dei e delle Industrie Nautiche e Affini) è l’ di lucro, che opera per lo sviluppo, la promozione del settore nautico e la crescita della cultura del mare e del turismo nautico; ha sede a Genova, e aderisce a Confindustria, nell’ambito della quale è presente nella commissione Trasporti ed in quella delle Infrastrutture.