“Il Governo intervenga con la massima determinazione in sede di Consiglio europeo e blocchi le manovre della Slovenia tese ad assicurare un collegamento diretto del porto di Capodistria con il corridoio Adriatico-Baltico”. Lo chiedono il capodelegazione del Pd al Parlamento europeo, David Sassoli, e l’europarlamentare membro della commissione Trasporti Debora Serracchiani, in una lettera al ministro per gli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, e al ministro delle Infrastrutture Corrado Passera.
Sottolineando di muoversi “con estrema urgenza e preoccupazione, in quanto gli eventi che si sono verificati al Consiglio europeo e quelli in fieri alla commissione Trasporti del Parlamento europeo sono passibili di danneggiare gravemente gli interessi del Paese, attraverso la lesione oggettiva delle capacità competitive del porto di Trieste”, Sassoli e Serracchiani evidenziano che “il Consiglio europeo ha reintegrato la tratta Graz – Maribor –Lubiana – Capodistria e nei giorni scorsi è stato depositato alla commissione Trasporti del Parlamento europeo un corrispondente emendamento. Il passaggio di tale collegamento prefigura una situazione di pesante svantaggio a carico del porto di Trieste il quale – puntualizzano – si trova a una decina di chilometri di distanza dal porto di Capodistria, talché i due porti sarebbero facilmente connettibili”.
La realizzazione di questo collegamento, secondo Sassoli e Serracchiani “è fuori dalla logica della cooperazione tra i porti dell’Alto Adriatico e in stridente contrasto con la strategia ispiratrice del core network corridor, in quanto miranti esclusivamente a garantire vantaggi competitivi alla Slovenia e al suo porto di Capodistria, che – concludono – è già incluso nel Corridoio Mediterraneo”.