Assoporti: ancora polemiche per il denaro destinato a Venezia

E’ polemica aperta tra il presidente di Assoporti, Luigi , e l’Autorita’ Portuale di Venezia su un emendamento alla Legge di Stabilita’ che stanzia 100 milioni di euro a favore del progetto per lo scalo offshore veneziano. L’emendamento e’ stato approvato in Commissione Bilancio su proposta dei relatori Renato Brunetta (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd), ma per il presidente di Assoporti si e’ trattato di ”un blitz dell’ultima ora fatto senza il minimo rispetto delle regole”. E ha minacciato di dimettersi. Venezia dal canto suo accusa Merlo di ”ignoranza dei fatti”.

”Qui non c’entra nulla parlare di guerra tra Genova e Venezia – ha dichiarato Merlo -. Qui si tratta della salvaguardia del sistema portuale italiano e del rispetto delle regole. Ma come? Fino a ieri per tutti i porti italiani erano disponibili solo 70 milioni, ed ora ne saltano fuori 100 solo per Venezia? E’ un imbroglio”. Secondo Merlo, ”parlare di guerra tra Genova e Venezia e’ un maldestro tentativo di mistificazione. Non c’e’ e non ci sara’ in futuro competizione, ma integrazione tra sistema tirrenico e sistema adriatico. Semmai, come risulta dai verbali della Commissione, a rischio sarebbero Ravenna e Trieste, che come presidente di Assoporti devo tutelare”.

Il presidente dell’AP di Venezia, , si e’ pero’ detto ”esterrefatto” della presa di posizione di Merlo. Ha inviato una lettera al ”caro Luigi” accusandolo di ”totale ignoranza dei fatti”, precisando che lo stanziamento riguarda un pacchetto piu’ ampio relativo anche ai fondi per il sistema Mose (il sistema per la salvaguardia di Venezia dalle acque alte). ”I 100 milioni della mitigazione Mose per il porto d’altura di Venezia non c’entrano nulla con i fondi per i porti.

Se nel 2016, quando il Mose si alzera’ per salvare Venezia, non sarà operativa la prevista struttura permanente di accesso, il dovra’ chiudere. Ho cercato di trasformare una debolezza (il rischio di chiusura del porto) in un asset. Ma questo, se puo’ preoccupare il presidente dell’AP di Genova, deve rendere felice il presidente di Assoporti”. Analoga la posizione del sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni: ”La polemica innescata dal presidente del Porto di Genova risulta sterile e faziosa, ispirata da motivi di campanile, tanto piu’ grave se generata da chi riveste il ruolo di presidente di Assoporti”.

Il Governo dal canto suo ha cercato di gettare acqua sul fuoco. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, a margine della serata inaugurale della Fenice, ha commentato: ”E’ un modo per stressare i problemi”, tra Genova e Venezia ”non c’e’ alcun motivo di contrasto”. Il ministero delle Infrastrutture invece ha diffuso una nota per precisare che ”l’assegnazione di risorse al porto offshore di Venezia disposta nell’ambito di un emendamento alla legge di stabilita’ approvato alla Camera dei deputati, non e’ stata ne’ sollecitata ne’ concordata con il vice ministro, Mario Ciaccia”, il quale ”conferma, allo stato, la priorita’ del completamento di un’opera quale il Mose ritenuta indispensabile per la salvaguardia e il futuro di Venezia”.