Studio sull’esenzione del servizio di pilotaggio nei porti

Terminato il periodo dei sondaggi e degli studi di settore nel campo delle attività portuali, la una decisione la dovrà pur prendere. È da anni che si sta parlando dedicando work-shop e convegni sul tema della liberalizzazione dei servizi tecnico-nautici: per gli armatori e per le Autorità portuali l’obiettivo è quello di superare l’attuale sistema concessorio e tariffario del servizio.

Anzi, le domande più ricorrenti, che ancora meritano delle risposte, riguardano il regime monopolistico dei servizi tecnico-nautici in generale; quelli per intenderci definiti “ancillari” alla nave che si rendono durante le fasi di entrata ed uscita da un , attracco, stand-by del servizio di rimorchio, ormeggio e disormeggio ad una banchina, oltre al battellaggio, pilotaggio, ormeggio e rimorchio in senso stretto del termine; riguardano il sistema tariffario di tali servizi e se il tutto è oggi giustificabile dall’attuale legislazione sulla concorrenza.

La domanda “tecnica” che oggi ci poniamo è se lo Stato, per garantire la “sicurezza marittima”, debba obbligare le autorità portuali a fornire questi servizi in regime di monopolio. La questione dei servizi tecnico-nautici è stata portata alla ribalta a livello europeo, proprio ieri, durante la presentazione dello studio “Study on Pilotage ” commissionato dalla DG Move (Directorate-General for Mobility and Transport) della UE. Il documento presenta un’analisi delle modalità con cui vengono forniti i servizi di pilotaggio nelle nazioni dell’UE e illustra i risultati di un’indagine sull’impatto dei PEC sulla sicurezza marittima condotta per rilevare l’opinione degli stakeholder.

Dallo studio-indagine, durato circa due anni, è risultato che il servizio di pilotaggio ha certamente una connessione con la safety portuale; ma si evince, dai sondaggi, che la “safety” viene strumentalizzata proprio da coloro che non vogliono rinunziare alla propria “casta”, visto le difficoltà che molti armatori incontrano nel richiedere la concessione dell’esenzione dal pilotaggio. Ricordiamo che si parla di certificati di esenzione  dal pilotaggio per navi che operano su rotte brevi e che fanno regolarmente scalo negli stessi porti, in molti dei quali, l’assistenza di un pilota locale è imposta dalla legge.

Lo studio, presentato ieri,  evidenzia che, alla domanda di definire se sia stato “positivo, neutro o negativo”  l’impatto dei PEC sulla sicurezza, i partecipanti al sondaggio abbiano risposto in maniera tutt’altro che univoca: il 60% dei piloti ritiene che i certificati di esenzione abbiano un impatto negativo sulla sicurezza; il 23% dei piloti ritiene che l’impatto sia positivo e il 15% che non abbia alcuna conseguenza sulla sicurezza. Mentre per il 59% delle Autorità Portuali e delle istituzioni e imprese che gestiscono porti reputano che i PEC non abbiano alcun impatto sulla sicurezza, mentre meno del 25% valuta che i certificati abbiano un impatto negativo. Bisogna sottolineare che la Direzione Generale per la Mobilità e Trasporti della Commissione Europea aveva ed ha l’obiettivo di indurre gli Stati UE ad istituire regole che agevolino il rilascio delle esenzioni dal pilotaggio semplificando le normative vigenti e consentendo a tutti gli operatori che effettuano frequenti servizi di trasporto marittimo di chiedere ed ottenere i PEC con maggiore facilità.

In particolare, si evidenzia che le Autorità Portuali, i Comandanti dei porti (Guardia Costiera)  e i piloti della nostra penisola, che hanno partecipato al sondaggio, hanno sottolineato che le questioni legate alla sicurezza portuale sono più legate a problemi di comunicazione, come ad esempio ad una scarsa conoscenza della lingua che provoca malintesi, ad una limitata esperienza e comprensione delle specificità locali e ambientali. In casa ESPO (European Sea Ports Organisation), Patrick Verhoeven, segretario generale, ha sottolineato lo “studio” come un primo passo da parte della UE; ma, invita Bruxelles a definire un quadro (leggi e convenzioni) chiaro e omogeneo per il rilascio dei certificati di esenzione dal pilotaggio nei porti europei.

 

Abele Carruezzo