Fare il punto sulla situazione della vela alle Olimpiadi e ripercorrere la storia dei due tecnici e sportivi pugliesi volati a Weymouth, nel Regno Unito, in estate. E’ stato questo lo scopo dell’incontro “La Vela alle Olimpiadi di Londra 2012” organizzato dal Circolo della Vela di Bari. Oltre 200 i partecipanti: appassionati di vela e semplici curiosi che hanno passato una serata “diversa” dal solito al cospetto dei tecnici pugliesi.
Ad aprire l’appuntamento ci ha pensato Lorenzo Calabrese, il presidente facente funzioni dello storico circolo barese, che ha dato subito parola al presidente dell’VIII zona Fiv, Raffaele Ricci. A lui il compito di parlare dello sport che in Puglia sta raggiungendo risultati importanti grazie a un movimento tra i più attivi d’Italia. Ricci ha esordito raccontando la sua esperienza di ragazzo, ancor prima di quella di atleta. “Fra pochi mesi compio 70 anni – ha detto – e pratico lo sport da 60. Per la mia generazione le Olimpiadi sono state il punto di riferimento. L’unica occasione per aggiornarci era: leggere le riviste, i giornali sportivi, i bollettini delle federazioni e vedere i filmati quando si andava a cinema.
Nel 1960 – ha proseguito Ricci – ho visto con i mie occhi la vittoria di Livio Berruti nei 200 metri piani con il nuovo record del mondo all’Olimpico di Roma. Vi lascio immaginare l’emozione e la gioia provata in quella occasione, e che ancora oggi mi accompagna. Ho dedicato la mia vita allo sport, ho fatto l’atleta, l’insegnante, l’allenatore, il dirigente sportivo. Sono ormai 19 anni che vivo a Bari – ha concluso, indossando nuovamente i panni del presidente federale – e penso che insieme ne abbiamo fatta di strada”.
In Puglia, infatti, la vela è uno sport in fermento tra nuovi circoli che nascono, appassionati e atleti che si affiancano a campioni del Mondo, europei e Italiani. Tra loro anche Roberto Ferrarese e Francesco Caricato che, indossando i panni dei tecnici, quest’anno hanno portato un pizzico di Puglia alle Olimpiadi di Londra. E poi Giovanni Sylos Labini campione europeo con la sua Exprivia Luduan.
“Conosco e seguo Roberto dal luglio 1970 – ha detto Ricci, presentando il campione – quando a Salerno fu organizzata la prima regata velica nella storia della vela Salernitana. Venne a Salerno tutta la squadra napoletana (FD, 470, FJ) e da Bari l’equipaggio dell’imbarcazione “Zeffiro” classe FJ con Ferrarese e Serio in equipaggio”.
Le sue sono storiche vittorie in campo nazionale e internazionale. Roberto è quello che ha tracciato il solco del Match Race in Italia, iniziando a Bari il suo cammino. Con quattro J22, ha dato il via alla scuola che ha formato non solo atleti di prestigio, ma anche arbitri, tra cui Alfredo Ricci che ha partecipato a due Olimpiadi, arbitrando anche la finale per la medaglia d’oro a Londra 2012. Oggi Roberto segue la scuola di Match Race BMW allo Yacht Club Italiano con velisti che arrivano da tutto il mondo. Alle Olimpiadi di Londra aveva un compito delicato. Stratega e supporto meteo. “Quella che avete organizzato – ha detto Roberto durante la serata – è stata una grande cosa. E’ bello vedere quanto interesse e curiosità c’era nella platea presente. Mi ha fatto molto piacere trasmettere, al gruppo dei giovani agonisti del Circolo, numerosi e motivati, l’idea che il tragitto verso le Olimpiadi deve essere gratificante, piacevole ed efficiente”.
Francesco Caricato, istruttore FIV di IV livello, è arrivato a Bari nel 1990. Ha iniziato subito a seguire la scuola vela e la classe “L’Equipe”. I risultati non hanno tardato ad arrivare. Nel 1999 a Tavira (Portogallo) ha vinto il campionato europeo con l’equipaggio composto da Elisabetta Mossa e Francesco Pantzartzis (CV Bari). Successivamente si è dedicato alle classi 420, Laser, 470, sempre con ottimi risultati. Consigliere federale in rappresentanza dei tecnici dal 2005 al 2008, dal 2009 entra a far parte dello staff tecnico della FIV con incarichi sempre più importanti.
E’ volato alle Olimpiadi in qualità di responsabile della classe Laser Radial femminile. “Ho prontamente risposto all’iniziativa del Circolo della Vela – ha detto Chicco – e con l’ausilio di immagini e filmati, ho voluto portare agli atleti, agli armatori e ai soci le emozioni che trasmette un evento importante come quello dei Giochi Olimpici, rafforzando passione e preparazione. “Ispiriamo una generazione” è stato il motto per Londra 2012. Sono convinto che tanto può essere raggiunto sia in campo sportivo, sia in campo economico e sociale grazie alla forza che arriva dallo sport”.
A chiudere la serata ci ha pensato Giovanni Sylos Labini. “E’ stata una grande emozione rivedere quest’anno di regate nella splendida cornice del Circolo della Vela. “Exprivia Luduan Reloaded” ha confermato di essere un’espressione vincente della vela pugliese”.
Di strada ne ha fatta tanta questo sport che oggi vede la nostra regione ai primi posti nel panorama nazionale. Ma non bisogna mollare e cercare sempre di migliorare.
E’ questo il programma del Circolo per i prossimi anni.
Pugliesi alle Olimpiadi della vela
Partecipare a un’Olimpiade è stato sin dai tempi degli antichi Greci la massima aspirazione per gli atleti. Nel 1896 Pierre de Coubertin ebbe l’intuizione di dare inizio, ad Atene, alle Olimpiadi Moderne. I “Giochi Velici” – introdotti quattro anni dopo, nel 1900 a Parigi – di fatto avranno un avvio onorevole soltanto a Londra nel 1908.
La prima partecipazione pugliese ai “Giochi Velici” risale al 1960, in occasione della XVII Olimpiade di Roma. A quel tempo le classi ammesse erano cinque: il 5.5 metri stazza internazionale, il Dragone, La Star, il Flying Dutchman, il Finn. Florenzo Brattelli, cresciuto sui pontili del Circolo della Vela di Bari, è il Team Leader della squadra italiana. La vela trova a Napoli il suo ideale campo di regata e i circoli napoletani con le loro tradizioni fanno il resto.