Dopo la discussione delle proteste e la relativa penalizzazione inflitta all’equipaggio di Djke, provvisorio leader della classifica, è 96gradi timonato da Francesco Rima (Ist. Nautico Vespucci Ass. Nav. Balsamo, 2,2,2,8,4,3,2,7 i suoi parziali) ad aggiudicarsi il gradino più alto del podio della Coppa Italia J24, tappa del Circuito Nazionale 2012.
In seconda posizione della classifica finale, ad un solo punto di distanza da 96gradi, Ita 47 Pulsarino di Fabio Pignatelli (CV Ondabuena, 3,3,dsq,2,6,1,6,1) a pari punti con Ita 419 Alphard, il J24 della Sez. Velica Taranto affidato a Cosimo Bottiglione (8,9,3,1,1,2,5,4 i parziali). Seguono a 19 punti Ita 470 Dijke (1,8,ocs,4,2,dsq,1,3) e a 20 punti Ita 427 Jeebede con Antonio Macina (CN Maestrale, 9,1,4,6,5,5,3,2). La vittoria della terza prova di giornata è, invece, stata firmata dall’altro J24 della Sez. Velica di Taranto, Ita 429 Ambra affidato a Marc Arata, sesto assoluto.
“Tre ottime giornate, diverse tra loro, con otto regate portate a termine da quindici equipaggi agguerriti e quattro (Ita 47, 204, 419 e 470) ancora più determinati a contendersi il titolo.” ha commentato Fabio Delicati, timoniere del J24 della Polizia Penitenziaria Ita 470 Djke (Sez Vel. Anzio). “La prima giornata è stata caratterizzata da maestrale rafficato, la seconda da vento debole da sud ovest e quella conclusiva da vento da sud sugli 8/10 nodi. Peccato che qualcuno abbia voluto inficiare il nostro risultato (ultima giornata, sesta prova, 3° classificato) con una protesta da parte del Comitato di Regata respinta da Ita 470 e una protesta, a mio avviso dubbia, da parte di un’altra imbarcazione, che ci è costata la squalifica e la retrocessione in classifica dal primo al quarto posto finale.”
“La Coppa Italia si è aperta con una bella giornata, ottime condizioni climatiche, vento intorno ai 13 nodi che però ha dato rotazioni improvvise favorendo chi, magari per caso, si è trovato sul lato giusto. In questi casi capita che ci si ritrovi in più barche all’arembaggio a una boa e l’inferno è assicurato. Ma anche lo spettacolo!” ha commentato il Capo Flotta della Puglia, Gaetano Soriano “Sin dal primo giorno alcune barche (96gradi, Jebedee, Djke e Pulsarino) si sono portate al comando, guidando le scelte della Flotta, ma gli altri J24 non sono stati a guardare.”
“Il secondo giorno si è aperto senza un filo d’aria. Il vento, d’intensità tra i 5 e 6 nodi, è arrivato verso le 12.00 da 230°. Subito dopo la partenza il vento è ruotato a sinistra da 205° con intensità rimasta sui 6-7 nodi e abbiamo fatto un cambio di percorso.“ ha spiegato l’Ufficiale di Marina Gianni Rochira “Alla terza boa, dopo il secondo bordo di poppa, è stata data una riduzione di percorso con arrivo appunto in boa. La seconda prova di giornata è stata più regolare in quanto il vento è rimasto costante con proveninza sempre da 205° e con una intensità di 8-9 nodi. Purtroppo non vi è stata possibilità di effettuare anche la terza regata prevista.”
“La giornata conclusiva è stata molto bella per le condizioni di vento e mare.” ha aggiunto il Capo Flotta pugliese Soriano “Sono state effettuate tre prove, come da programma. Quindi, sulle nove totali previste, solo sabato se ne sono potute disputare solo due, per colpa del vento debole. Per la verità, il percorso articolato sulla ripetizione per tre volte sulle boe disposte a bastone era un tantino lungo ma ha dato modo agli equipaggi di cimentarsi in ripetuti passaggi in boa e quindi molta dimestichezza nelle manovre. Proprio questo fattore, secondo me, ha condizionato il numero delle proteste che in ogni giornata sono state troppe. Alla fine, ha vinto 96gradi timonato da Francesco Rima, ottimo timoniere, ufficiale della Marina Militare e con un buon equipaggio che ha fatto della costanza dei risultati il pezzo forte. La classifica delle prime cinque posizioni (complici anche i due scarti) è molto ravvicinata e fa capire che le prime barche sono sempre state lì a contendersi le posizioni di testa.
Rivelazione del gruppo è stata Ita 1 Bestia Nera (CV Ondabuena), portato da Francesco Palazzo con un gruppo di ragazzi della classe 420 che, con la freschezza dei loro 16 anni, hanno dato filo da torcere in più di un’occasione: da considerare anche che disponevano di una barca in charter con vele mutande.
Un’ultima considerazione per il Mar Grande che in certe giornate, come domenica, è più imprevedibile di un lago: offre possibilità di recupero a chi è dietro ma, ovviamente, da grattacapi a chi è d’avanti.”
L’evento è stato organizzato dalla Sezione Velica Marina Militare Taranto in collaborazione con il Circolo velico Ondabuena, l’Associazione Nazionale di Classe J24 e l’Associazione Taranto Turismo.