NICASTRO SU TAP: “PUGLIA PER LE RINNOVABILI, RIDUZIONE DELLE FONTI FOSSILI”

“Il parere del comitato Via regionale che si è espresso negativamente rispetto al progetto presentato per la realizzazione di un gasdotto che colleghi il all’Italia in zona San Foca è stato ratificato dalla Giunta Regionale con apposita Delibera. Si tratta di un passaggio importante soprattutto in relazione alla scelta, oggi nuovamente ribadita dal Consiglio Regionale con l’approvazione della legge sulle fonti rinnovabili, di continuare ad investire su energia pulita”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo in relazione all’approvazione in Giunta della delibera sul parere sfavorevole alla realizzazione del TAP.

“La Puglia ha dato molto, in termini di pressione sul territorio e di investimenti, alle fonti rinnovabili di energia. Ricordo 31mila impianti per 2300 Mw di potenza installata per il solo fotovoltaico. E’ il segno di una via, ecosostenibile, imboccata e dalla quale scegliamo di non tornare indietro. Per questo l’idea di una mega opera a forte impatto sul territorio, con aree e volumi di grande importanza asservite all’approvvigionamento, se non in termini ipotetici anche allo stoccaggio, di una fonte fossile non è compatibile con le scelte strategiche che la Regione sta compiendo. Il Comitato Via – prosegue Nicastro – ha espresso dubbi tecnici soprattutto in relazione al terminale di ricezione e riduzione della pressione del gas con capacità prevista di 20mld di mc all’anno e che interesse un’area di 92mila mq, oltre che valutazioni non sufficientemente convincenti sulle scelte di localizzazione, di impiego delle tecnologie”.

“La Delibera di Giunta rappresenta oggi la scelta politica, corroborata dalle valutazioni tecniche del comitato sulla documentazione tecnica pervenuta, di una Puglia che rifiuta le aggressioni al territorio in nome di una fantomatica autonomia energetica del nostro paese da rincorrere sempre e soltanto attraverso un aggravio della pressione ambientale sulla nostra regione. Ritengo che sia un sacrificio inaccettabile quello che ci viene richiesto – conclude Nicastro – in mancanza di una programmazione energetica nazionale che tenga conto dell’apporto che la Puglia dà attraverso fotovoltaico ed eolico”.