Per poter superare l’attuale crisi economica, l’Europa deve avvalersi del contributo di tutti i settori dell’economia. A tale scopo, in una comunicazione sulla “Crescita blu” adottata ieri a Cipro, la Commissione Ue ha presentato indicazioni promettenti per la crescita dell’economia e le prospettive di occupazione nei settori marino e marittimo per contribuire alla ripresa economica europea.
“Crescita blu” è una strategia a lungo termine volta a sostenere lo sviluppo dei due settori nel loro insieme. Tali settori economici forniscono posti di lavoro per 5,4 milioni di persone e contribuiscono per un valore aggiunto complessivo di circa 500 miliardi di euro che entro il 2020 dovrebbero diventare rispettivamente 7 milioni e quasi 600 miliardi di euro.
Per realizzare questo potenziale – come si precisa in un comunicato -, la Commissione ritiene che gli ostacoli che impediscono la crescita debbano essere rimossi e vadano adottate soluzioni intelligenti in grado di lanciare nuovi settori. Promuovendo la ricerca e l’innovazione marina, sostenendo le PMI innovative, affrontando le necessità in materia di specializzazioni e incoraggiando prodotti e soluzioni innovativi, l’Europa può sbloccare il potenziale di crescita nell’economia blu tutelando la biodiversità e proteggendo l’ambiente. I settori tradizionali come il trasporto marittimo e il turismo marittimo e costiero guadagneranno in competitività. Settori emergenti ed in crescita, come l’energia rinnovabile degli oceani e la biotecnologia blu, possono divenire uno strumento per creare più posti di lavoro, un’energia più pulita e più prodotti e servizi.
La comunicazione di ieri ha avviato un processo che collocherà l’economia blu stabilmente sull’agenda di Stati membri, regioni, imprese e società civile. La comunicazione sulla ‘Crescita blu’ costituirà uno dei principali punti in discussione durante la Conferenza ministeriale di Cipro sulla Politica marittima integrata che si terrà a Limassol il prossimo 8 ottobre.