“Brindisi vive di portualità da sempre; inutile ribadire l’importanza che il porto costituisce per la città”. L’ammiraglio Ferdinando Lolli, commissario straordinario dell’Autorità portuale di Brindisi, è pronto ad affrontare la sfida di rilancio di uno scalo, vituperato più dai brindisini che dagli altri operatori e, allo stesso tempo, capace di produrre anche qualche risultato positivo nei numeri. La crisi della Grecia, risentita anche nel resto dell’Adriatico, ha inveitabilmente prodotto un calo, pari 16%, del traffico merci e passeggeri. Un decremento parzialmente compensato dall’aumento dei passeggeri con l’Albania (8,27%).
Ma, al di là del mero calcolo, i segnali positivi per Lolli sono inquivocabili: il porto funziona ed è capace di garantire servizi tecnico-nautici che fanno ben sperare per il futuro, ha ribadito l’ammiraglio. Anche su questo però, si intende migliorare: il commissario ha già riunito gli operatori del porto (ormeggiatori, piloti, agenti marittimi) per concordare una serie di iniziative capace di mantenere prezzi concorrenziali con gli altri scali pugliesi.
Pur ribadendo la totale capacità di essere complementari per i porti di Brindisi e Bari, Lolli punta sul settore crocieristico anche per rivitalizzare lo sviluppo della città. “Penso che sia il traffico che più si addice a Brindisi – ha spiegato Lolli – che dispone di bellezze paesaggistiche e storiche da far invidia. Queste peculiarità vanno sfruttate e valorizzate al pari dei servizi offerti che invece saranno migliorati”.
Il Decreto Sviluppo ha tagliato gran parte dei finanziamenti previsti per il porto di Brindisi; quasi 50 milioni di euro da destinare ai nuovi accosti e all’allargamento della banchina che avrebbe completato la riqualificazione del lungomare, garantendo la realizzazione del water front. Una notizia che però non scoraggia l’ente portuale, pronto a reperire altri finanziamenti.
Intanto l’Authority si è impegnata a rimettere in sicurezza le banchine Ammiraglio Millo e Pigonati, sistemare Sant’Apollinare, attivare un sistema di informatizzazione e di sicurezza (Progetto Secins) e, al contempo, sono stati avviati gli incontri per risolvere il problema di alcune servitù militari come il depositi di carburante della Marina Militare ex Pol.
“Siamo fiduciosi perchè i segnali sono positivi – ha concluso Lolli – abbiamo bisogno della collaborazione di tutti e siamo anche certi di poter fare ancora meglio di quanto fatto finora. L’impegno sarà massimo, a prescindere dal tempo che resterò qui”.
Francesca Cuomo