Era attesa per questa mattina la sentenza del Consiglio di Stato relativa alla richiesta di sospensiva, avanzata dai legali dell’ex presidente dell’Autorità portuale di Brindisi Hercules Haralambides, la cui nomina è stata annullata nei mesi scorsi dal Tar. Al tribunale amministrativo si era rivolto, poco dopo la decisione ministeriale di nominare Haralambides, l’ingegner Calogero Casilli che, inserito nella terna degli altri enti locali, fu preferito al professore greco.
Proprio sulla scelta di nominare alla guida dell’ente portuale una persona senza cittadinanza italiana, aveva spinto Casilli a chiedere l’intervento del Tar che, infatti, gli aveva dato ragione. La scelta del Ministero sarà difesa dall’Avvocatura dello Stato mentre Haralabides si è affidato all’avvocato Giuseppe Giacomini.
Stamattina però, come aveva previsto la difesa del professore, il legale ha rinunciato alla sospensiva che avrebbe potuto consentire ad Haralabides di tornare, almeno temporaneamente, al suo posto che invece ora è stato assegnato all’ammiraglio Lolli. All’origine di questa strategia difensiva c’è la mancata presenza del Ministero sulla sospensiva.
“Di fronte a questa consapevolezza – ha riferito l’avvocato Giacomini a Il Nautilus – essendo più debole la nostra posizione, abbiamo deciso di abbrevviare i tempi per chidere un giudizio sul merito”. Ossia sulla sentenza che potrebbe riconsegnare definitivamente la nomina ad Haralambides.
Ora dunque il legale ha presentato l’istanza di fissazione urgente della data dll’udienza che, avverrà entro sessanta giorni.
Francesca Cuomo