Ancora una “Caretta-Caretta” salvata dalla Guardia Costiera e dal WWF di Molfetta

A seguito di una segnalazione pervenuta presso la sala operativa della Capitaneria di Porto di Molfetta riguardo all’avvistamento di una Tartaruga comune (tipo Caretta-Caretta) a meno di mezzo miglio dalle ostruzioni del porto di Molfetta con evidenti difficoltà natatorie, prontamente interveniva sul posto il battello “G.C.A75” della che recuperava la tartaruga portandola in banchina all’interno del porto stesso.

Attraverso il primo intervento di soccorso effettuato dai militari si è riusciti a consegnare l’esemplare di circa 60 kg. e lungo 70 cm. ancora in vita al Centro Recupero Tartarughe di Molfetta. Dall’inizio dell’anno è stato ormai raggiunto il trentaquattresimo rilascio in mare di queste testuggini, dopo il ritrovamento e le lunghe cure del centro recupero, e grazie soprattutto alla stretta collaborazione tra il WWF e la Guardia Costiera locale.

Le tartarughe sono animali onnivori che si nutrono di molluschi, crostacei, gasteropodi, pesci e meduse ma nei loro stomaci viene oramai rinvenuto di tutto, dalle buste di plastica, probabilmente scambiate per meduse, a tappi di plastica, portachiavi ed altri oggetti di plastica pericolosi per gli esemplari (maschi e femmine) che nei mesi di giugno, luglio ed agosto si “ritrovano” per riprodursi al largo delle nostre spiagge.

Anche nell’età adulta le tartarughe muoiono intrappolate nelle reti dei pescatori o con gli ami aguzzi delle canne da pesca così come vengono anche ferite o nella peggiore delle situazioni uccise dalle eliche delle barche a motore, che triturano pinne e carapace. Le tartarughe comuni sono fortemente minacciate, infatti ovunque il numero di nidi è in declino e la cattura accidentale di migliaia di animali ogni anno negli attrezzi da pesca rende la situazione in Mediterraneo davvero preoccupante.

 

Michele