Fincantieri: Ancona produce cassoni recupero Costa Concordia

In attesa di notizie sulla possibile commessa per la Silver Sea e su almeno un parziale affidamento delle ultime produzioni acquisite da (un traghetto innovativo da una societa’ del Quebec, due mini-cruise da Viking ) lo stabilimento di Ancona iniziera’ lunedi’ 6 agosto la produzione di otto delle 30 casse in acciaio necessarie a rimettere in galleggiamento il relitto della Costa Concordia.

Per recuperare la nave, parzialmente affondata e arenata davanti all’Isola del Giglio, Ancona realizzera’ casse di zavorra: una volta messa in sicurezza la Concordia, i cassoni verranno installati sul lato emerso dello scafo e riempiti d’acqua gradualmente per agevolarne il raddrizzamento, effettuato tramite martinetti fissati alla piattaforma subacquea di appoggio. Quando la nave sara’ stata raddrizzata, altri cassoni pieni d’acqua saranno installati anche sul lato opposto.

Una prima tranche di casse deve essere consegnata per meta’ ottobre e dunque per alcuni degli operai in cassa integrazione si profila un rientro al lavoro. Tra questa commessa e la reinternalizzazione di parte dei lavori di allestimento della per la Compagnie du Ponant, rientreranno in produzione circa 150 operai. Fino a ottobre, forse anche novembre, nel cantiere ci potrebbe essere lavoro per circa 500 dei 560 addetti del sito. Il rientro graduale dei primi 150 operai sara’ pero’ compensato parzialmente dall’uscita di altri per il completamento dello scafo della nave per la Compagnie du Ponant di cui si dovranno invece ora allestire gli interni.

Tutto cio’ risolve solo per pochi mesi il problema di scarico produttivo dello stabilimento, che spera nell’affidamento di parte dei lavori di nuove commesse per dare continuita’ a produzione e occupazione. Quella acquisita dalla Societe’ de traversiers du Quebec per produrre un traghetto innovativo a basso impatto ambientale, da completare entro il 2014, vale 148 milioni di dollari canadesi (120 milioni di euro). L’altra, per le due navi Viking Ocean Cruises, da consegnare entro il 2015 e il 2016 dovrebbe aggirarsi sui 250 milioni di euro per ciascuna nave.

Il rientro graduale al lavoro dei 150 operai sarà però compensato parzialmente dall’uscita di altri per il completamento dello scafo della nave per la Compagnie du Ponant di cui si dovranno invece ora allestire gli interni. Cassoni e reinternalizzazione dei lavori risolvono solo per pochi mesi il problema di scarico produttivo dello stabilimento, che spera nell’affidamento di parte dei lavori di nuove commesse per dare continuità a produzione e occupazione. Quella acquisita dalla Societé de traversiers du Quebec per produrre un traghetto innovativo a basso impatto ambientale, da completare entro il 2014, vale 148 milioni di dollari canadesi (120 milioni di euro). L’altra per le due navi Viking Ocean Cruises, da consegnare entro il 2015 e il 2016 dovrebbe aggirarsi sui 250 milioni di euro ciascuna.