Tirrenia–CIN: UGL Federazione Trasporti scrive al Ministro Passera

Ore decisive per la conclusione delle procedure utili a definire il passaggio di consegne alla Compagnia Italiane di Navigazione (CIN) della . La Regione Liguria, e Provincia, , unitamente alle organizzazioni sindacali del comparto trasporti della Cgil, Cisl, Uil hanno sottoscritto un documento per sollecitare il Governo a mantenere gli accordi definiti: “tutela dei livelli occupazionali, retributivi e territoriali”, e soprattutto garantire la “continuità territoriale” con la Sardegna sia nelle rotte che nelle tariffe.

La Regione Liguria interviene soprattutto per tutelare la sede di Genova di Tirrenia che conta 57 amministrativi e 250 marittimi. Ma anche altre regioni, sedi distaccaste di Tirrenia, sono preoccupate dall’andamento dell’intera vicenda. Proprio ieri, UGL Trasporti , tramite la Segreteria Nazionale, settore Mare e Trasporti, a firma di Pasquale Mennella, ha inoltrato al Governo una richiesta  urgente di incontro nell’ambito della procedure di raffreddamento delle vertenze, L. 146/90, proclamando lo stato di agitazione nazionale del personale Tirrenia spa in a.s. Destinatari della missiva sono Ministro Passera, il Commissario di Tirrenia, CIN, Fedarlinea, Commissione di garanzia ed Osservatorio Conflitti Sociali. Nella richiesta, oltre a sottolineare le problematiche relative alla liberalizzazione del cabotaggio Europeo e la privatizzazione di Tirrenia, si legge: “ Nel venire a conoscenza che ad ostacolare tale auspicabile traguardo, essenziale sia per la garanzia della continuità Territoriale Isolana, sia per l’aspetto occupazionale del settore marittimo, sia la mancata richiesta da CIN (e Banche) da parte del Dicastero dello Sviluppo Economico e dei Trasporti, garanzia di non dover subire eventuali addebiti per atti pregressi da parte della Commissione Europea relativamente alla procedura in corso circa gli aiuti di stato di Tirrenia dal 2008 ad oggi.

Che per effetto di ciò, si materializza il concreto rischio di fallimento del processo con le immaginabili ripercussioni sociali e occupazionali, alla vigilia tra l’altro dell’imminente stagione estiva, momento, che richiede il massimo sforzo dei lavoratori interessati”. Per i motivi esposti, la lettera di Mennella dichiara lo stato di agitazione di tutto il comparto marittimo, qualora le procedure di raffreddamento venissero a mancare, e non sarà garantito il servizio estivo e non escludendo eventuali ritardi di partenze già nei prossimi giorni. Sembrava un iter facile e quasi concluso, ma gli “europei” sono ancora lunghi!

 

Abele Carruezzo