“Stiamo facendo sul serio. Ciò che sarà realizzato attraverso l’accordo per il rilancio del porto di Taranto permetterà di realizzare un grande hub nel Mediterraneo al quale guardano già con interesse i più grandi player mondiali: il porto di Rotterdam e gli operatori della Cina”.
L’assessore alle infrastrutture strategiche e mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini commenta così l’intesa sottoscritta questa mattina dal Ministro perla Coesioneterritoriale Fabrizio Barca, dal Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia, dal Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare Tullio Fanelli, dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, dal Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Florido, dal Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, dal Presidente dell’Autorità portuale di Taranto Sergio Prete, da SOGESID, da Ferrovie dello Stato e dalle Compagnie di navigazione e logistica che sono impegnate nello scalo: Evergreen SPA, TCT spa, Luante Estate B.V. GSI Logistic srl, Hutchison Port Taranto.
“Se tutto questo è accaduto – sottolinea Minervini – è anche grazie a una nuova fase che negli ultimi due anni si è aperta per il porto di Taranto. L’abbiamo voluta e l’abbiamo conquistata tappa dopo tappa: con il protocollo d’intesa con Rfi del giugno del 2010 che ha assegnato 35 milioni per il raccordo ferroviario, con lo sblocco delibera Cipe per il finanziamento di 219 milioni della piastra logistica avvenuto a novembre 2010, con il rinnovo dell’autorità portuale del giugno del 2011, con l’apertura del tavolo con il governo a gennaio di quest’anno, fino alla chiusura della vertenza con la Tct”.
L’accordo prevede vincoli per tutti i contraenti e un piano di investimenti pubblici e privati nell’arco dei prossimi 24 mesi. Nella parte pubblica rientra il dragaggio per portare i fondali a 16 metri e accogliere le navi da 14 mila container, l’allargamento e il consolidamento della banchina, la realizzazione della diga foranea, la realizzazione della strada dei moli e della piattaforma logistica in un’area di 148.000 mq.
Tra gli investimenti che si impegna a realizzare la Tct ci sono la manutenzione delle attrezzature e l’installazione di nuove gru, il recupero delle linee di traffico spostate al Pireo e soprattutto a non licenziare 160 ma avviare così come previsto con le organizzazioni sindacali la cassa integrazione straordinaria per i 2 anni necessari al completamento dei lavori e al raggiungimento della piena operatività del porto. L’obiettivo finale è quello di arrivare a movimentare nel porto 1 milione di container l’anno.
“L’accordo con il governo – conclude Minervini – rompe il fronte del fatalismo. Adesso dobbiamo dimostrare di onorare nei tempi stabiliti tutti gli impegni assunti, affermando le ragioni di speranza per Taranto e il suo porto. Queste straordinarie potenzialità nelle quali stiamo investendo non sono un’invenzione del governo nazionale e regionale, ma sono suffragate da precise manifestazioni di interesse. Il protocollo d’intesa, sottoscritto ad aprile, dall’autorità portuale con il Porto di Rotterdam, che dichiara la disponibilità a effettuare partnership e investimenti a Taranto, e la grande attenzione rivolta dagli operatori cinesi durante il Transport and Logistic China di Shanghai dimostrano che non stiamo sognando”.