Volvo Ocean Race: Abu Dhabi allunga

Il team di Abu Dhabi, guidato da Ian Walker è riuscito, prima degli avversari, a liberarsi dalla morsa dell’ e ora naviga rotta diretta su Lisbona a più di 13 nodi. Mentre i suoi cinque avversari continuano a portarsi a nord per agganciare il flusso di vento che sperano li porterà in Europa. Alle spalle della barca degli Emirati anche e CAMPER, in seconda e terza posizione, hanno ripreso a camminare e seguono sebbene con un ritardo rispettivamente di oltre 44 e 63 miglia dal leader.

A più di 90 miglia da Abu Dhabi prosegue il duello serrato fra Groupama e Telefónica, che evidentemente si controllano avendo in mente la classifica generale. Team Sanya, ha giocato la carta nord, alla ricerca del vento. Lisbona è a meno di 1.800 miglia ma le prossime giornate saranno ancora all’insegna dell’incertezza.

Quando si entra nella prima settimana della settima tappa della , quasi tutta la flotta è ancora “impantanata” nel sistema di alta pressione che negli ultimi giorni ha provocato tanti stravolgimenti della graduatoria provvisoria. Solo Abu Dhabi e l’equipaggio guidato da Ian Walker, durante la notte, è riuscito a superare il limite dell’anticiclone e a ripartire. Stamattina navigava in poppa verso nord-est spinto da una bella brezza superiore ai 12 nodi da ovest con una velocità intorno ai 13 nodi.

Secondo l’olimpionico britannico, tuttavia, non è stato facile uscire da una situazione complessa, caratterizzata non solo da un vento leggerissimo, ma anche da una corrente intensa, che a momenti ha fatto partire la barca in retromarcia.

Ian Walker: “La flotta ha cercato di superare l’alta pressione che continuava a muoversi e a un certo punto si è spostata a est. Eravamo in testa, il che ci ha permesso di oltrepassare il limite inferiore della bonaccia, in realtà per aprecchie ore ci è sembrato di non risucire a guadagnare. PUMA e CAMPER avevano un vento diverso e per qualche tempo è sembrato che riuscissero a capitalizzare, non sono cosa stia succedendo dietro ora, ma secondo l’ultimo report noi abbiamo più aria. Abbiamo guadagnato molto e speriamo di continuare a guadagnare strada. Gli ultimi giorni abbiamo navigato bene e Jules (Salter, il navigatore) ha fatto un gran lavoro con la Corrente del Golfo, forse ora ne raccogliamo i frutti.” Superato il buco di vento, il leader ha accelerato infligendo più distacco agli inseguitori, solo nelle ultime tre ore è riuscito ad avanzare fra le 13 e le 31 miglia più che i suoi avversari.

Quanto alle prossime ore, Walker ha dichiarato che: “Dovremmo avere aria buona fino a circa duecento miglia da Lisbona, quando ci sarà un altro muro. C’è una dorsale abbastanza estesa, a circa 300 miglia dal Portogallo ma fino ad allora dovremmo avere condizioni ideali, con 15 o 20 nodi al lasco. E’ possibile che vedremo una nuova compressione della flotta, ma al momento le condizioni per noi sembrano buone per allungare ancora un po’. Dobbiamo cercare di prendere il maggior vantaggio possibile, perché penso che avremo bisogno di ogni singolo miglio, più avanti.” Tutto lascia intendere, quindi che la tappa sia ancora aperta.

Alle spalle di Abu Dhabi, PUMA e CAMPER ha ripreso velocità, anche se non sono ancora entrati nella stessa aria del battistrada. La barca dell’americano Ken Read è seconda a 33,6 miglia e marcia sul piede dei 10 nodi, mentre quella di Chris Nicholson, terza a 63,4 miglia procede a 9 nodi e mezzo. Entrambi fanno rotta verso est.

Un passo più indietro, continua il duello serrato fra i primi due della classifica generale, gli spagnoli di Telefónica e i francesi di Groupama che si trovano a oltre 90 miglia da Abu Dhabi e sembrano perdere ancora terreno. Entrambi stanno soffrendo nella calma dell’anticiclone, tanto da procedere a velocità bassissime, di poco superiori ai tre nodi con cinque nodi di vento appena.

Lo skipper transalpino
Franck Cammas, in un collegamento con Alicante ha detto:
“Siamo un po’ delusi, ovviamente, perché non abbiamo avuto granché fortuna. Per un po’ siamo stati davanti, abbiamo preso un’opzione su Telefónica e alla fine quelli dietro hanno avuto delle opportunità migliori di noi. Eravamo davanti quando non dovevamo e ora siamo dietro quando non dovremmo! Speriamo che arrivi il fronte a rimescolare le carte, che quelli dietro vadano in testa. E’ quello che ci dicono i modelli meteo, c’è una possibilità che si riesca a riagganciarsi alla flotta quando ci sarà la nuova compressione. Penso che la scelta di Sanya sia molto buona, considerata la loro posizione, più sei indietro meglio è andare a nord.”

In effetti il team guidato da Mike Sanderson, più libero dai condizionamenti della classifica, ha fatto una scelta più estrema, salendo molto rispetto agli avversari e avvicinandosi al cancello dei ghiacci, a 43 gradi nord. Ora si trova a oltre 125 miglia dai leader e ad appena 40 dal limite, e cammina bene sul passo dei 13 nodi.

A metà flotta, PUMA cerca di reggere il passo dei leader e con una velocità intorno ai dieci nodi si mantiene in seconda posizione a meno di 45 miglia, mentre in terza piazza CAMPER with Emirates Team New Zealand che pure si è portato parecchio a nord, ha perso molto nelle ultime ore, accumulando un distacco di oltre 63 miglia. “Abbiamo cambiato posizione quasi con tutti.” Ha detto il navigatore Will Oxley. “Siamo passati da essere la barca più a sud al posto dove ci troviamo ora. Ora gli altri sono tornati dove eravamo noi e dove non volevamo essere. Non so quale sia la scelta giusta, di certo è una situazione interessante.”

Una notazione di colore storica, la notte passata la flotta ha navigato praticamente nella zona dove si trovano i resti del Titanic e da bordo di Telefónica, Jordi Calafat ha ricordato che il transatlantico inglese si scontrò con un iceberg nella zona in cui oggi i velisti della Volvo Ocean race navigano “in maglietta”.

Secondo il report delle ore 12 di oggi, Abu Dhabi che si trova a 1726 miglia dalla capitale portoghese, ha incrementato il suo vantaggio portandolo a 44,6 miglia su PUMA, CAMPER è terzo a 63,4 miglia. Seguono in quarta e quinta posizione Groupama e Telefónica rispettivamente a 90,7 e 93,6 miglia, che fanno registrare velocità molto basse, inferiori addirittura ai 4 nodi. Team Sanya è sesto a 125,5 miglia ma nelle ultime ore ha avuto una velocità media intorno ai 13 nodi come i battistrada di Abu Dhabi.

Posizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 27 maggio:

1. Abu Dhabi Ocean Racing, a 1.726,1 miglia da Lisbona
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +44,6
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +63,4
4. Groupama sailing team, +90,7
5. Team Telefónica, +93,6
6. Team Sanya, +125,5

Classifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-12 dopo sette prove:

1. Team Telefónica, 165 punti
2. Groupama sailing team, 158
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand, 152
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 151
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 74
6. Team Sanya, 27

Foto: N. Dana