La flotta ha iniziato una gara di velocità, prua a est, e come prevedibile, è iniziato anche il duello fra i due team di punta della classifica generale. Quando si entra nel terzo giorno di regata, i francesi di Groupama e gli spagnoli di Telefonica sono quasi appaiati e, malgrado una separazione laterale superiore alle 30 miglia si danno il cambio nel ruolo di battistrada.
Navigando a ventaglio, con gli spagnoli e Abu Dhabi a nord e CAMPER a sud, i team fanno registrare buone velocità medie mentre skipper e navigatori passano lunghissime ore al tavolo da carteggio per valutare le opzioni per affrontare l’anticiclone che provocherà un nuovo punto di transizione nelle prossime ore.
Facile immaginare che siano state ore di grande tensione a bordo di Groupama che non è stato in grado di impedire al gruppo degli inseguitori di rifarsi sotto. Durante la notte Iker Martínez e Telefónica si sono fatti talmente vicini da prendere anche la leadership per qualche ora, ma poi Franck Cammas è tornato ad avere un esiguo vantaggio sugli spagnoli.
Al rilevamento di mezzogiorno era solo un miglio e tre a dividere i due contendenti, che sembrano proprio aver dato il via a un duello a distanza per la vittoria di tappa. I due team sono separati nella classifica generale di soli sette punti e i 30 punti, o 25 per la seconda piazza hanno evidentemente un significato importantissimo.
Il media crew member francese Yann Riou, commentava così stamattina nel suo blog: “Non è stata una giornata tanto divertente, gli avversari si sono riavvicinati, grazie a un vento un po’ più forte. Anche se ce lo aspettavamo, comincia a diventare un po’ noioso continuare a veder arrivare dei report con cattive notizie… Ci concentriamo per portare Groupama al meglio con quel che c’è, cioè poca cosa. Fra dieci e quindici nodi al massimo, instabili per forza e direzione. Uguale manovre a ripetizione. Al tavolo da carteggio si pensa molto, per il momento non c’è una rotta evidente. I modelli tradizionali non sono al posto giusto, gli schemi classici non si possono applicare. In effetti la flotta rimane vicina alla rotta diretta, aspettando che si presenti qualche buona occasione…”
Tutti e sei i team, comunque hanno navigato piuttosto veloci e si preparano ad affrontare l’anticiclone che potrebbe pararsi loro davanti già nelle prossime 24/36 ore. La flotta naviga in parallelo, pur con una discreta separazione laterale cercando di guadagnare est alla maggior velocità possibile. Una situazione in cui navigatori e skipper stanno lavorando alacremente per studiare la migliore strategia per passare il prossimo punto di inflessione. Secondo Iker Martínez, lo skipper di Team Telefónica, infatti questa potrebbe costituire la decisione più importante di tutta la tappa: “Sono stati giorni impegnativi, ma anche fantastici perché siamo riusciti ad andare veloci con un po’ più di vento, essendoci tenuti a nord, e navigare così è un piacere. Speriamo che continui così per un po’ perché fra uno o due giorni ci saranno sicuramente momenti difficili che saranno decisivi per la tappa.”
Telefónica ha iniziato a poggiare per portarsi su una rotta più meridionale e nelle ultime tre ore è stata la barca più veloce della flotta, con 8 nodi, cioè quasi due nodi in più degli avversari di Groupama, che continua ad essere il team posizionato più al centro del gruppo. Intanto Abu Dhabi Ocean Racing conserva la terza posizione , ma è tallonato da PUMA solo due miglia dietro e i due scafi fanno registrare praticamente la stessa velocità media. Alle spalle dei primi due, quindi si è aperto un altro duello, con gli americani che tentano di rimanere vicini ai leader per poter dire la loro nella tappa, magari ottenendo la terza vittoria consecutiva, e gli uomini di Ian Walker affamati di una bella prestazione in oceano, magari da podio.
Di sicuro a bordo non si sprecano le manovre e le energie, come conferma il prodiere americano Casey Smith: “Non so dire con esattezza quanti cambi di vela abbiamo fatto finora, ma di sicuro abbiamo usato tutte le vele disponibili dalla partenza a oggi. E’ faticoso e tutti cercano di rubare qualche ora di riposo.” Che spiega anche che il lavoro di analisi è ininterrotto al tavolo da carteggio. “Tom Addis ci ha detto che ci sono importanti decisioni da prendere a breve. Ci dobbiamo godere queste ore perchè poi tutto potrebbe cambiare. Bisogna solo aspettare e vedere. Anche Ken è sottocoperta, lavora sulla meteo e sulla rotta. Questa per noi è una tappa corta, quasi uno sprint, quindi ogni ora è fondamentale che Tom e Ken facciano la loro strategia ed è per questo che passano così tanto tempo di sotto.”
Sempre in quinta posizione CAMPER with Emirates Team New Zealand sta ancora cercando di riprendersi qualcosa delle miglia perse durante la tempesta tropicale Alberto nella giornata di lunedì. Oggi ha poco meno di 40 miglia di distacco e una velocità lievemente inferiore agli altri, tanto da far commentare allo skipper Chris Nicholson: “Will Oxley sta diventando calvo e io sto diventando bianco di capelli, è l’effetto della Volvo Ocean.” La coppia infatti passa lunghe ore ad esaminare la situazione e a elaborare le strategie, come ha spiegato Will Oxley: “Al momento siamo a circa 80 milgia a nord delle Bermuda, è una situazione un po’ complicata. Il routage mostra due soluzioni molto diverse, se sei lento devi cercare di portarti bene a nord al di sopra della zona di alta pressione che è in arrivo dal Canada. Se sei abbastanza veloce, invece, puoi cercare di infilarti nell’anticiclone delle Azzorre e giocare sul limite del fronte. Questo è il nostro dilemma ora come ora. Abbiamo appena ricevuto un file meteo che suggerisce che dovremmo andare a nord, lo sto studiando…”
Sebbene chiuda la flotta con un distacco di quasi 47 miglia dai leader francesi, Team Sanya sembra ancora essere della partita. Secondo il meteorologo della regata Gonzalo Infante, infatti, la porta per una traversata diretta non è più aperta come lo era qualche giorno fa, perché la tattica si basava su l’entrata di vento fresco da ovest prodotto da un fronte freddo, ma oggi le previsioni sono molto meno nette. L’opzione sud sembrerebbe non pagare al momento, e CAMPER e Sanya potrebbero decidere di puntare a nord con una scelta estrema che li porterebbe a sfiorare il cancello dei ghiacci, che si trova a circa 43 gradi nord, mentre il resto della flotta potrebbe continuare sulla strada intrapresa con rotte molto simili.
Secondo il report delle ore 12 di oggi, Groupama ha un vantaggio di sole 1,3 miglia su Telefónica e di 23,4 su Abu Dhabi che ha “sfilato” la terza posizione agli americani di PUMA, due miglia dietro. CAMPER è quarto a 39,3 miglia e Team Sanya chiude con 46,9 miglia di distacco dai battistrada. Telefónica è la barca che ha coperto la maggiore distanza nelle ultime 24 ore con 395 miglia.
Dopo due giorni e 17 ore di regata, la testa della flotta si trova a poco più di 2.660 miglia da Lisbona, dove secondo gli ultimi calcoli le barche potrebbero giunger il prossimo 30 maggio.
Posizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 23 maggio:
1. Groupama sailing team, a 2.662,9 miglia da Lisbona
2. Team Telefónica, +1,3¨
3. Abu Dhabi Ocean Racing, +23,4
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +25,1
5. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +39,3
6. Team Sanya, +46,9
Classifica provvisoria Volvo Ocean Race 2011-12 dopo sette prove:
1. Team Telefónica, 165 punti
2. Groupama sailing team, 158
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand, 152
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 151
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 74
6. Team Sanya, 27
Foto: D. Fructuoso