Coppa America: a Venezia incontra il Mose

Proprio mentre le barche della prendevano i primi contatti con l’acqua veneziana, il catamarano del Consorzio che posizionerà i cassoni del scendeva in mare a fianco dei rimorchiatori che trainavano fuori dal porto rifugio di Punta Sabbioni il primo elemento del Mose, uno dei due di spalla nel canale nord della bocca di porto del . Il cassone è stato affondato all’altezza dell’isola appositamente costruita a metà della porta d’accesso dal mare alla Laguna di Venezia.

Dopo che lo stesso Mose ha già prestato per il Village dei velisti quell’Arsenale che diventerà il centro pensante e il cantiere di manutenzione, è questa la seconda coincidenza simbolica tra il mondo dell’America’s Cup e il sistema di paratoie mobili che il Consorzio Venezia Nuova sta costruendo alle bocche di porto lagunari, per salvaguardare la città dalle acque alte. Grazie alle regate, Venezia è tornata in questi giorni al centro delle cronache marine di tutto il mondo.

E quello compiuto in queste ore con la messa in opera dei primi elementi del Mose è un passo significativo verso la realizzazione del sistema di paratoie: è il primo pezzo di Mose vero e proprio messo in acqua, con la posa dei cassoni destinati ad ospitare le paratoie che, con tolleranze millimetriche, verrà completata nel primo braccio di mare da qui ad ottobre. Poi inizierà il montaggio delle paratoie vere e proprie, nei primi mesi del 2013.

Fondi permettendo (l’opera è coperta al 75% dal Cipe, anche se con ricorso al prestito ponte), l’obiettivo è di farle entrare in funzione nel 2015. «Finire la posa delle prime paratoie – spiega Flavia Faccioli, del Consorzio Venezia Nuova – non vuol dire difendere Venezia dalle acque alte, ma ci permetterà di procedere più velocemente con le altre. L’epoca giusta della chiusura del progetto, comunque, dipenderà dal flusso di finanziamenti dei prossimi anni».

Foto: M. Bertolin