Si è parlato di uno strumento didattico moderno che può fare al caso di marittimi imbarcati su navi, ma che deve essere usato con intelligenza e soprattutto essere di integrazione all’apprendimento pratico (hands-on). Vi sono state molte università, italiane e non, che hanno approfondito delle ricerche dedicate all’efficacia di un sistema didattico del tipo “e-learning”.
Diciamo subito che non vi è competitività tra l’apprendimento e-media e quello classico (basato sulla conoscenza) effettuato in aula; sono tutti e due ugualmente efficaci, se eseguiti da professionisti della comunicazione; varia solo l’ambiente della “comunicazione” ed il terminale della ricezione (aula/ terminale multiplo; e-media/ terminale singolo e a volte consentita la video-lecture per gruppi).
Presso la IULM di Milano, facoltà di Scienze della Comunicazione, hanno sperimentato le seguenti modalità dell’apprendimento: un gruppo di studenti ha seguito un corso di “comunicazione e marketing” con approccio tradizionale in aula; un secondo gruppo (diviso in due sottogruppi) ha preso parte al corso interamente on-line, però un sottogruppo con accesso al docente/tutor ed il secondo sottogruppo aveva accesso al forun di discussione; un terzo gruppo aveva pieno accesso ad entrambe le modalità.
Per quanto riguarda le prestazioni/risposte/apprendimento, la ricerca ha evidenziato una risposta migliore tra gli studenti che avevano accesso ad entrambe le modalità di apprendimento: sostanzialmente combinando le due modalità dell’esperienza, definita come “blended learning”, l’efficacia dell’apprendimento risulta migliore sia in quantità che in qualità.
Anche la partecipazione degli studenti interessati è stata adeguata, attiva e coinvolgente, ed ha generato risultati oltre la media. Però, sappiamo benissimo che vi sono studenti che sono riluttanti a parlare e a partecipare ad una discussione e/o fare domande quando sono in una classe; diversamente accade nei social net-work o verso altri media. Ed allora, per i marittimi, trattandosi di formazione professionale, la “partecipazione/risposta/apprendimento” dovrà essere singola e non di gruppo.
La tecnica della “blended learning” la Thesi consulting s.r.l. di Mola di Bari la usa già da diversi anni, e posso dire che i risultati sono ampiamente soddisfacenti; è una tecnica di apprendimento che con la semplice aggiunta di un e-Learning la formazione acquisisce una dimensione diversa dall’ambiente “classe” e più partecipata da parte degli allievi e porta benefici anche a quei allievi poco propensi al dialogo e/o forum.