DISSEQUESTRO IONIAN SPIRIT: PARLA AVERSA

A proposito del dissequestro della motonave Ionian , che collega Brindisi all’Albania, l’agente marittimo Franco Aversa ha inviato un intervento che riportiamo in maniera integrale. La nota spiega le ragioni di un provvedimento giudiziario che pone rimedio a quello dell’aprile scorso, chiesto dall’Autorità portuale di Brindisi.

“A seguito dell’udienza di comparizione delle parti in giudizio avvenuta il 5.4.2012, con ordinanza depositata in data 14.5.2012, il ha revocato per carenza dei presupposti di legge il sequestro conservativo della nave “Ionian Spirit” già autorizzato in favore dell’Autorità Portuale di Brindisi con decreto del 26.3.2012, condannando la stessa Autorità Portuale al pagamento delle spese di lite.

L’ordinanza, ritenuta l’applicabilità della del 10.5.1952 sul sequestro di navi e rilevato che il credito allegato dall’Autorità Portuale per tariffe per servizi di vigilanza e controllo in materia di security portuale non rientra tra i crediti marittimi previsti nell’articolo 1 della Convenzione, ha ravvisato che tale credito non possa essere tutelato con il sequestro di nave.

L’ordinanza ha inoltre escluso che il credito invocato dall’Autorità Portuale sia assistito da privilegio marittimo e precisato che i servizi che l’Autorità Portuale sostiene di avere fornito non sono provati né è comunque provato che il soggetto eventualmente debitore dei corrispettivi tariffari per imbarco/sbarco passeggeri, TIR e automezzi sia l’armatore e non altri fruitori di tali servizi”.