Ha i colori di Luna Rossa la prima giornata della maratona velica a Venezia per le World Series di Coppa America, aperta dalle prime regate in mare per il Trofeo Arsana Città di Venezia. Dopo il trionfo della tappa a Napoli, il Team Prada ha mostrato subito di voler lasciare un segno forte con le sue due imbarcazioni anche nella seconda «puntata» italiana delle World Series di Coppa America: con il catamarano Piranha si è aggiudicato tutte e tre le regate svolte nel campo di gara al largo del Lido di Venezia; e Swordfish è secondo in classifica.
Domani le gare conclusive del Trofeo, con l’ingresso anche in laguna, vero prologo delle regate «americane» in programma da giovedì e domenica Sotto un sole cocente, i bolidi della vela si sono fronteggiati in una sorta di stadio naturale: da una parte circa 500 imbarcazioni accreditate per la giornata, con a bordo centinaia di appassionati e curiosi, dall’altra l’arco della diga di San Nicolò, con i massi levigati trasformati per l’occasione in sedili per un posto in prima fila.
Per avere come scenografia sullo sfondo il palazzo ducale o l’isola di San Giorgio, o ancora la punta della Dogana, bisognerà certo attendere il tardo pomeriggio di domani; ma già oggi pomeriggio, con il sole e la brezza marina a rendere sopportabile il caldo, la suggestione c’è stata tutta. Tra il pubblico che ha seguito le gare, nell’ordine delle migliaia di presenze, tanto entusiasmo e un tifo composto, con grande rispetto delle regole e del campo di regata.
Molti cannocchiali, per avvicinare ancor di più i velocissimi scafi delle sette imbarcazioni protagoniste della prima giornata del Trofeo Arzana Città di Venezia (sono rimaste in Arsenale New Zealand e la seconda barca di Oracle). Tantissime le macchine fotografiche. «Non si capisce niente, ma è bello lo stesso», ha commentato, con grande capacità di sintesi, uno spettatore che si è portato addirittura una sedia di plastica da giardino per stare più comodo.
Segno, anche questo, che oltre ai tanti appassionati e seguaci della vela, la Coppa America è già entrata nello spirito della città e dei sui abitanti che hanno mosso le barche per l’occasione. Per molti forse l’importante era esserci, partecipare a un evento sportivo internazionale eppure così vicino all’animo di una città d’acqua come Venezia.
Concluse le competizioni in mare, le imbarcazioni hanno fatto rientro all’Arsenale costeggiando i cantieri del Mose, che saluta la Coppa America con uno striscione rosso appeso sull’isola cerniera fatta sorgere proprio per il sistema di paratoie mobili. La Coppa America a Venezia è entrata nel vivo: a dirlo sono anche le dodicimila persone che, da dopo l’inaugurazione ufficiale dell’evento sportivo stamane, hanno visitato gli spazi dell’Arsenale.
Foto: M. Bertolin