La Corte Suprema di New Delhi ha autorizzato questa mattina la partenza della petroliera Enrica Lexie. La decisione è stata presa dopo una seduta di oltre due ore in cui è stato esaminato il ricorso presentato dall’armatore contro un precedente verdetto dell’Alta Corte del Kerala.
I giudici hanno disposto il rilascio della nave, dell’equipaggio composto da 24 persone, di cui 9 Italiani, cinque marittimi e quattro marò dell’unità di anti pirateria. Anche le armi dei quattro marò potranno lasciare l’India.
L’avvocato Deljeet Titus, che insieme all’esperto di diritto internazionale Dr. Harish Salve rappresenta l’Italia ha dichiarato all’ANSa che la petroliera potrà salpare «appena completate alcune formalità burocratiche per soddisfare le condizioni poste dalla Corte Suprema».
In particolare, l’armatore dovrà espletare alcune procedure presso l’Alta Corte del Kerala, in primis il deposito di una garanzia bancaria, seconda condizione vincolante è la ratifica delle impegnative scritte a presentarsi al processo in India da parte del capitano Umberto Vitelli e dell’armatore, se la loro presenza sarà richiesta.
Dalla società «Fratelli D’Amato», armatrice della Enrica Lexie dichiarano che «La nostra nave potrebbe lasciare il porto verosimilmente venerdì».
A questo punto in India rimarrebbero solo i due marò La Torre e Girone, ancora in attesa di conoscere quale sarà la giurisdizione competente a decidere sul caso di omicidio di due pescatori di cui sono accusati.
Matteo Bianchi