Volvo Ocean Race: testa a testa verso l’Equatore

Il terzetto di testa, che sta dando vita a un’intensa lotta, questa mattina ha strambato dirigendo la prua verso al costa del alla ricerca di un vento più fresco. Una mossa che ha posto gli spagnoli di Telefónica nella posizione più a nord, anche se in effetti gli ispano/neozelandesi di CAMPER sono praticamente appaiati, a un solo decimo di miglio (meno di 200 metri) avanti e sopravento.

I due team, quello guidato da Iker Martínez e quello di Chris Nicholson stanno dando vita a un duello serratissimo alle spalle del leader PUMA, all’ultimo rilevamento una dozzina di miglia avanti al duo e con un vantaggio di 50 su Abu Dhabi, sempre quarto. 130 miglia più a sud, anche i francesi di Groupama 4 hanno strambato alla ricerca di un modo per riavvicinarsi al gruppo di testa e rientrare in gioco. Per mantenere la leadership, messa in pericolo dagli inseguitori, Puma ha dovuto però effettuare continui aggiustamenti di assetto e trim delle vele che consentissero al team americano di restare veloce, come in una sorta di allenamento a due.

In un collegamento telefonico con Alicante, il navigatore di PUMA ha raccontato delle strategie e dell’atmosfera a bordo della barca americana: “E’ stata la tappa più civile che abbiamo avuto finora¿ la caratteristica di questa regata è che devi sempre combattere contro le onde, ma questa volta non è successo, è una navigazione bellissima. Però siamo in compagnia, che è sempre una cosa positiva per poter mettere alla prova la barca e il modo di portarla, per definire il migliore assetto.” Come prevedibile i tre team seguono le mosse uno dell’altro.

“Abbiamo appena ristrambato verso la costa e credo che Camper abbia fatto lo stesso. Nelle prossime 24 ore dobbiamo ancora manovrare per la VMG, poi dovrebbe essere una gara di velocità pura. I Doldrum non sembrano male. Il primo che entra negli alisei dovrebbe essere in grado di allungarsi, ma sembra che non riusciremo ad arrivare così. Sembra invece che dopo i Carabi avremo ancora del vento leggero, quindi una possibile altra compressione della flotta, con un riavvicinamento di quelli dietro. Faremo quel che potremo, le cose possono cambiare e comunque è sempre meglio essere davanti in certe situazioni.

Foto: A. Ross