Costa Concordia: a giorni il recupero del relitto

Entro il fine settimana, si saprà a chi verrà affidato il recupero del relitto della . La gara è ancora in corso, e tutto è avvolto nel massimo riserbo anche perchè si tratta di un’operazione complessa e delicata per un valore che supera di gran lunga i 200 milioni di dollari.

Le società rimaste nella ‘short list’, tra cui il gruppo Neri di Livorno con il partner Smit sono dati per favoriti, sono reduci dall’ incontro convocato dalla London Offshore Consultance, lo studio di professionisti marittimi cui spetta la valutazione tecnica sui progetti di rimozione del relitto presentati, prima della decisione finale degli assicuratori di P&I.

In lizza ci sono quattro società, ma solo in tre dovrebbero essere state selezionate per la decisione finale. Oltre a Neri-Smit, e la statunitense , outsider è l’olandese Mammoet, famosa per aver partecipato al recupero del Kursk.

Intanto dal gruppo Neri parlano di 10 mesi complessivi per portare a termine l’operazione di recupero, prima del successivo smantellamento. Dopo la riparazione dello squarcio nello scafo, la Concordia verrebbe sollevata, svuotata dell’acqua interna (che verrebbe pompata all’interno di una petroliera per evitare sversamenti in mare) e rimorchiata, forse, nel porto di Livorno fino al grande bacino di carenaggio in muratura da 350 metri, attualmente inutilizzabile perchè necessiterebbe di pesanti interventi di manutenzione.

Matteo