Volvo Ocean Race: col fiato sospeso

Continua senza un attimo di tregua il duello fra PUMA e Telefónica per la vittoria nella quinta tappa della . Nell'ultimo report americani e francesi erano divisi da poco più di un miglio quando ne mancano solo 49 alla linea del traguardo di Itajaí. Una lotta che sta tenendo tutti, i due team compresi, con il fiato sospeso e che probabilmente si risolverà solo a poca distanza dalla linea.

L'arrivo al fotofinish è previsto intorno alle 18 di oggi. Intanto a Punta del Este in Uruguay, i francesi di 4 stanno combattendo la loro battaglia contro il tempo per poter installare un armo di fortuna e riprendere il mare per completare la tappa. A Puerto Montt in Cile, Abu Dhabi è stato caricato a bordo della nave che lo porterà in Brasile e CAMPER continua a lavorare senza sosta.

Siamo ormai alle ultime battute della quinta tappa della Volvo Ocean Race da Auckland a Itajaí e il finale si prospetta quanto mai combattuto, con l'incredibile duello fra PUMA Ocean Racing powered by BERG che si sente in diritto di conquistare la sua prima vittoria e Team Telefónica che è stato protagonista di un rientro davvero eccezionale. Ma pare che bisognerà aspettare proprio fino all'ultimo per vedere chi si aggiudicherà il primo gradino del podio e i relativi 30 punti in palio.

Al rilevamento delle 14, quando mancavano ormai solo 49 miglia al traguardo, era solo un miglio e tre a separare i due team, che peraltro procedevano entrambi circa alla stessa velocità intorno agli 8 nodi.

Gli spagnoli hanno continuato a macinare miglia, nella speranza di poter ottenere la loro quarta vittoria, in quella che viene considerata come la tappa regina della Volvo Ocean Race. Solo lo scorso sabato, gli spagnoli erano fermi in una caletta nei pressi di per effettuare le riparazioni alla prua del loro scafo, e in meno di una settimana sono riusciti a portarsi sotto ai leader, recuperando non meno di 410 miglia. E, dopo la sfortunata uscita di scena dei francesi di Groupama che hanno disalberato quando si trovavano in testa, la lotta si è trasformata in un racconto thriller.

Il navigatore australiano di Telefónica Andrew Cape ha raccontato come si stanno vivendo a bordo queste ultime miglia finali, non nascondendo una certa fiducia. “Per noi va bene, non siamo noi quelli sotto pressione. Di certo li abbiamo spaventati, li inseguiamo passo, passo. Sarà una regata all'ultimo bordo fino al traguardo, questo è sicuro. Come ho già detto è stata che fortuna, il tempo ha giocato dalla nostra parte, il vento arrivava da dietro e ci ha permesso di avvicinarci. Adesso dobbiamo cercare di passarli, per cui dobbiamo essere furbi, e stare davanti che non è una cosa semplice. Sì sono fiducioso.”

Cape ammette anche che questo è stato il più grande recupero della sua carriera. “Non c'è dubbio. Però di solito non ero così indietro. Scherzo, in realtà credo che sia stato proprio un bel rientro.” Il team spagnolo ci crede e sta lavorando, malgrado la stanchezza accumulata in venti giorni di regata, per tenere fino in fondo. “Teniamo d'occhio l'altra barca. Non c'è panico a bordo, tutti fanno del loro meglio per portare bene la barca, l'umore è alto a bordo. Possiamo farcela. Prima sarà, meglio sarà… è venerdì sera!”

L'omologo di Cape a bordo di PUMA, Tom Addis spiega altrettanto bene come la situazione sia “tesa”. “Sono proprio dietro a noi, finalmente nella stessa aria. Cercheremo di difenderci e continueremo a dare del nostro meglio. Fino a poco fa eravamo in venti diversi, ma ora le cose sono più semplici da gestire, la situazione è più sotto controllo. Spostiamo i pesi in continuazione e tutto l'equipaggio è in coperta, il mare è piatto quindi cerchiamo di essere veloci e di tenerli d'occhio, guadagnare un po' e restare in copertura.” Addis conferma che tutti a bordo hanno una gran voglia di arrivare, possibilmente vincendo.

“Vogliamo arrivare, la domanda più comunque è quanto manca alla linea. Cerchiamo di vincere, tutti abbiamo vinto e perso, ci siamo abituati. Ci saranno degli ostacoli da evitare, delle manovre da fare, ma la strada dovrebbe essere tutta con lo spinnaker, spero. Navighiamo a vista, il che rende tutto più semplice.”

Alle spalle dei duellanti, i francesi di Groupama continuano a lavorare per poter rimontare una sezione dell'albero, rottosi due giorni fa. A Punta del Este, in Uruguay, dove si sono fermati i transalpini sono stati raggiunti dallo shore team e sperano di poter riprendere il mare, e la regata, nella giornata di oggi per poter completare la tappa e aggiudicarsi i venti punti in palio per il terzo gradino del podio.

In Cile, invece, i tecnici lavorano alacremente a bordo di CAMPER with Emirates Team New Zealand e stanno facendo buoni progressi nella riparazione. Lo skipper Chris Nicholson e il suo equipaggio anche sperano di poter riprendere quanto prima la navigazione e concludere la tappa. Abu Dhabi è stato caricato sul cargo che lo porterà in Brasile, la partenza del team degli Emirati è prevista per domani.

Posizioni al rilevamento delle ore 12 GMT (14 ora italiana) del 6 aprile 2012:

1. PUMA Ocean Racing powered by BERG a 49,1 miglia da Itajaí
2. Team Telefónica, +1,3
3. Groupama sailing team, suspended racing
4. CAMPER with Emirates Team New Zealand, suspended racing
5. Abu Dhabi Ocean Racing, ritirato dalla quinta tappa
6. Team Sanya, ritirato dalla quinta tappa

Foto: A. Ross