“Abbiamo fatto solo il nostro dovere! Eravamo io, il Comandante in II° Pierpaolo Pallotti ed il Maresciallo Michele Puca, e poi vi era la donna in acqua che si allontanava in balia della corrente dopo essersi buttata da circa 20 metri in mare su un fondale bassissimo e pieno di scogli.
Il Comandante mi ha subito ordinato di tuffarmi ed il Maresciallo ha requisito repentinamente un piccolo gommone per darmi supporto; a quel punto non ho esitato un attimo e sono riuscito in breve tempo a raggiungere la donna ed a trarla in salvo. Continuava a ripetermi che voleva morire ma fortunatamente tutto è andato per il meglio”.
Queste le parole del marinaio Micciantuono, che ironia della sorte ha come nome di battesimo Angelo. Un vero angelo custode che i famigliari della presunta suicida non smettono più di ringraziare e di spendere parole positive per i colleghi e la Guardia Costiera. I complimenti per questi ragazzi che ogni giorno rischiano la propria vita per farci sentire più protetti.