Volvo Ocean Race: le sfide di Auckland

I sei team della si preparano alla sfida della regata costiera in una delle capitali mondiali della vela. Nella celeberrima gli equipaggi torneranno in acqua per la In-Port Race, che si prospetta decisamente spettacolare con vento e migliaia di spettatori in mare e a terra a seguire i velisti locali di CAMPER che lotteranno per un’agognata vittoria in casa. E, domenica, la partenza della quinta tappa, la più lunga e impegnativa del giro del mondo a vela.

Saranno diverse centinaia le barche in mare e molte migliaia gli spettatori al Race Village quelli che si daranno appuntamento alle 14 ora locale (le due della notte in Italia) per seguire la Auckland In-port Race che si preannuncia molto combattuta. Se fino ad ora sono stati Team Telefónica e Abu Dhabi a spartirsi le vittorie nelle quattro precedenti regate costiere, infatti ad Auckland sarà il team di casa CAMPER a cercare ottenere una vittoria davanti al suo pubblico. “E’ una regata importantissima” ha detto lo skipper il cui team ha come base proprio la capitale neozelandese oltre a Palma, in Spagna. “Per noi è un momento clou. Se il benvenuto che abbiamo ricevuto lo scorso sabato è un segnale, allora è certo che sarà una giornata incredibile e il campo di regata è molto interessante.”

Malgrado un terzo posto nella quarta tappa, gli spagnoli di Team Telefónica restano in testa alla classifica generale con un margine di 18 punti e quando il giro del mondo si avvicina a metà, restano i favoriti della vigilia, pur non potendo contare sulla conoscenza del campo di un velista locale, dato che non ci sono kiwi a bordo dello scafo blu. “Sicuramente è importate conoscere la zona delle In-port e gli altri team sono fortunati ad avere dei kiwi a bordo” ha dichiarato lo skipper Iker Martínez. “Ma noi cercheremo di imparare e speriamo in una buona prova. I nostri avversari sono avvantaggiati ma noi faremo del nostro meglio.”

Saliti in seconda posizione sul tabellone grazie alla vittoria nella quarta tappa, i francesi di Groupama sono ora gli unici, insieme agli spagnoli, ad aver colto il successo in una frazione oceanica ma potrebbero perdere punti preziosi e ritornare alle spalle di CAMPER se questi dovesse vincere e loro chiudere all’ultimo posto. “Credo ci staimo muovendo nella direzione giusta” ha detto Franck Cammas “abbiamo ancora molto lavoro da fare nelle inshore, ma siamo fiduciosi.”

Sebbene abbia finito al quinto posto e non abbia potuto disputare la Pro-Am per effettuare ulteriori controlli all’albero, Abu Dhabi si presenta come un altro dei pretendenti avendo già vinto le In-port di Alicante e Abu Dhabi, ragion per cui lo skipper si dice fiducioso.”Nell’area del porto c’è mare piatto, una condizione che si adatta bene alla nostra barca. Per ora sembra che sia la migliore nelle costiere, quindi speriamo di ottenere una bella vittoria.”

Il pubblico di Auckland farà certamente il tifo anche per uno dei suoi più noti concittadini, lo skipper di Team Sanya, che guida l’unico team a non disporre di una barca dell’ultima generazione ma che ha avuto una forte spinta al morale dalla vittoria nella Pro-Am e spera di salire sul podio per la prima volta in una regata che assegna punti. “Oggi abbiamo visto il doppio di barche spettatori che in ogni altra sede, quindi credo che coloro che non hanno mai visto una regata della Volvo Ocean Race domani resteranno scioccati.” Ha detto Sanderson.

Per gli americani di PUMA, brillanti secondi nell’ultima tappa, la Auckland In-port sarà anche la prima occasione per accogliere a bordo il finlandese Thomas Johanson velista oceanico e olimpico, che sostituirà per la quinta frazione l’infortunato Kelvin Harrap.

Gli organizzatori hanno disegnato un percorso interessante e complesso al tempo stesso nel Waitemata Harbour, a solo mezzo miglio dal Race Village con molti ostacoli e possibili trappole, come rocce sommerse, zone di ridosso del vento, una corrente molto forte e quattro boe in punti strategici. Due i possibili percorsi, uno che si sviluppa all’interno del porto in caso di vento leggero e un secondo che invece porterebbe le barche fino al largo e a a Rough Rock se il vento dovesse essere più sostenuto. Se le previsioni, che parlano di una brezza da est intorno ai 15/20 nodi dovessero essere confermate lo spettacolo sarà garantito, data la velocità che possono sviluppare i Volvo Open 70. Al vincitore andranno sei punti e punti a scalare fino a 1 al sesto classificato e si prevede che la regata possa durare circa un’ora.

Classifica generale Volvo Ocean Race 2011-12:

1. Team Telefónica, 121 punti
2. Groupama sailing team, 103
3. CAMPER with Emirates Team New Zealand, 98
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 78
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 53
6. Team Sanya, 22

Foto: Marc Bow