Volvo Ocean Race: l’Everest del mare

Navigare nelle acque e nelle condizioni più dure del pianeta è una fonte di ispirazione e di timore per i sei team della , che conoscono bene i pericoli dei mari del sud e che pure non vedono l’ora di confrontarsi con la tappa “mitica” del giro del mondo a vela.

La quinta tappa, che partirà domenica alle due della notte (ora italiana) vedrà uomini e barche spinti al limite, spesso oltre il limite, quando i team affronteranno onde enormi, venti fortissimi sulla rotta da Auckland a Itajaì, in Brasile. “Sono luoghi che meritano molto rispetto” ha detto Neal McDonald watch captain di Team Telefónica “Scalare l’Everest non è una cosa priva di rischi o particolarmente divertente ma per le persone è una sfida irresistibile, per noi i mari del sud sono lo stesso.”

I sei team saranno lontani da ogni forma di civiltà, navigheranno nei famosi quaranta ruggenti e cinquanta urlanti dove il vento soffia per giorni interi oltre i 40 nodi e le condizioni sono davvero “cattive”. Questa tappa segnerà anche il ritorno alla rotta tradizionale, che ha  fatto la storia di tante Round the World Race.

”Ci si spinge all’estremo, e navigare in quei posti è incredibile” dice Rob , timoniere di with Emirates Team New Zealand.

“E’ come ritornare allo spirito avventuroso della Whitbread.”
E Ian Walker skipper di aggiunge: “Stiamo tutti pensando alla prossima tappa, è un classico della Ocean Race. 
Bisogna stare allerta, può essere pericoloso ma allo stesso tempo un’esperienza incredibile.”

Stu co-skipper di CAMPER non è certo inesperto di questi mari, avendo corso non meno di cinque edizioni della regata. “E’ la parte più estrema della regata. Si va veloci e ci sono delle belle onde su cui surfare. E’ quello che i velisti amano fare di più. E’ un richiamo fortissimo.” Malgrado la sua esperienza Bannatybe è convinto che la navigazione oggi presenta pericoli maggiori che in passato. “Oggi è più pericoloso perché le barche sono più veloci. Quando ci si ingavona o ci sono masse enormi d’acqua in coperta, il rischio di farsi male c’è. Dobbiamo preoccuparci della sicurezza degli uomini e delle barche.”

Durante le 6.700 miglia della quinta tappa, gli skipper affronteranno onde altissime, superiori ai 10 metri e venti fino ai 60 nodi, passando anche Point Nemo, il luogo più remoto del pianeta, distante oltre 2.000 miglia da qualsiasi terra abitata. Il veterano della regata Tony Rae timoniere di CAMPER ha già quattro “giri” sulle spalle e ritiene che questa che la aspetta sia la sfida maggiore per la flotta della Volvo Ocean Race. “Si naviga in posti dove il rispetto per le condizioni meteo è imperativo. L’aria è fredda, il vento più forte e anche la temperatura dell’acqua è molto bassa. Ci si veste più pesante e quindi è più difficile muoversi, ci si mette di più a vestirsi, a entrare e uscire dalla cuccetta. Sono tutte cose che hanno un peso sul fisico.”

Il potenziale pericolo di masse di ghiaccio che si staccano dalla banchisa dell’Antartide hanno costretto gli organizzatori a definire una linea dei ghiacci che impedisce ai team di spingersi troppo a sud, navigando in acque molto pericolose. “Ho visto aree con ghiaccio molto estese, e il limite ci preserva dal pericolo. Bisogna sempre tenere conto del tempo che può essere imprevedibile. Ho navigato in tempeste di neve nel buio più completo, è abbastanza dura…”

Dopo la navigazione negli oceani meridionali, la flotta dovrà doppiare il famoso e famigerato Capo Horn, uno dei luoghi più pericolosi del mondo, dove milioni di tonnellate d’acqua vengono spinte a forza in uno stretto canale fra l’Antartide e il sud America. “Per chi passa per la prima volta, Capo Horn satà un momento topico” ha detto Ian Walker “per un velista è come scalare l’Everest.”

La quinta tappa partirà domenica 18 marzo alle 14 locali, le due della notte in Europa. Prima della partenza i team si affronteranno con la Pro-am domani e sabato per la Auckland In-port race, valida ai fini della classifica in quanto prova puntabile.

Classifica generale Volvo Ocean Race 2011-12:

1. Team Telefónica, 121 punti
2. Groupama sailing team, 103
3. CAMPER with Emirates Team New Zealand, 98
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 78¨
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 53
6. Team Sanya, 22