I francesi di Groupama 4 ottengono una smagliante e meritata vittoria nelle acque di Auckland, aggiudicandosi la quarta tappa e trenta punti preziosi ai fini della graduatoria. Momenti di tensione nell’ultimo tratto quando i transalpini scoprono un’importante via d’acqua nello scafo. Continua la lotta all’ultimo bordo per il secondo e il terzo posto sul podio con la flotta racchiusa in meno di quaranta miglia. PUMA è in testa, seguito da vicino da Telefonica e CAMPER e anche Abu Dhabi e Team Sanya si sono riavvicinati. Stanotte gli arrivi, con il computo della classifica generale.
Sono state ore ad altissima tensione a bordo di Groupama 4 e non solo perché il team si stava avviando a una storica vittoria della quarta tappa nelle acque neozelandesi, ponendo una battuta d’arresto alla striscia vincente degli spagnoli di Team Telefónica e regalando all’unico kiwi di bordo, il prodiere Brad Marsh un ritorno a casa da ricordare per tutta la vita.
Poche ore prima dell’arrivo, infatti, hanno vissuto momenti intensi quando a circa 70 miglia dall’arrivo hanno scoperto una via d’acqua nella parte prodiera della loro barca, probabilmente dovuta a una delaminazione per le condizioni dure incontrate anche negli ultimi giorni, che ha causato l’entrata di un’enorme massa d’acqua di circa una tonnellata e mezzo. Grazie alla prontezza dell’equipaggio, che si è messo subito all’opera, si è evitato un disastro potenziale e i francesi hanno potuto continuare la loro corsa verso una meritata vittoria nella City of Sails.
I francesi hanno tagliato la linea del traguardo alle 10:33:47 GMT (le 11:33:47 italiane) fra moltissime barche spettatori e gli applausi dell’appassionato pubblico neozelandese. Il tempo totale impiegato da Groupama per coprire le oltre 5.200 miglia teoriche della tappa è stato di 19 giorni, 15 ore, 35 minuti e 54 secondi e con questa vittoria i francesi hanno confermato di essere seri pretendenti al titolo overall.
“Sono molto emozionato. E’ un grande giorno per Groupama 4 ed è bellissimo vincere ad Auckland. Sono sicuro che sarà una tappa fantastica con tutti i fan della vela neozelandesi. E’ sicuramente un bel posto per vincere.” Sono state le prime parole dello skipper di Groupama Franck Cammas dopo che l’equipaggio francese è stato accolto e festeggiato da due Waka Hourua, le tradizionali canoe a due scafi polinesiane all’ingresso del celeberrimo Viaduct Harbour di Auckland, palcoscenico di molte storiche battaglie veliche del passato. “La chiave della tappa era velocità e prendere buone decisioni. Sapevamo di dover essere veloci e di dover scegliere bene e lo abbiamo fatto. Ed è andata a finire così. Il momento cruciale è stato quando abbiamo preso l’opzione di andare a nord insieme a PUMA, una mossa che ha pagato.”
Certamente la persona più felice a bordo dello scafo verde e arancio è il giovane prodiere Brad Marsh, che è nato proprio ad Auckland ed è stato il primo dei 20 velisti neozelandesi a rimettere piede nella sua nazione. “E’ incredibile” ha detto euforico Marsh “per me è un sogno di bambino che diventa realtà. Fino a oggi ho cercato di non pensarci. Ma, man mano che ci avvicinavamo alla costa l’emozione aumentava e mi sono reso conto che stava succedendo davvero.” Brad Marsh ha condiviso con i suoi compagni un momento storico per la vela oceanica transalpina, dato che Groupama con questa vittoria diventa la prima barca francese ad ottenere i line honours ad Auckland nella storia della Whitbread/Volvo Ocean Race. Prima di loro ci riuscì solo 33 Export, dello skipper Alain Gabbay, che vinse la tappa nel 1977/78 ma quando la flotta era suddivisa in classi e si correva in tempo compensato.
La quarta tappa della Volvo Ocean Race 2011/2012 di oltre 5.200 miglia teoriche, in realtà le barche ne hanno coperte molto di più a causa della strategia meteo che li ha costretti a distanziarsi molto dalla rotta ortodromica (la più corta fra due punti), era iniziata lo scorso 19 febbraio con un percorso costiero nella baia di Sanya, pensato per evitare che la flotta incontrasse le durissime condizioni meteo presenti nel mar cinese meridionale al momento. Dopo un attesa di qualche ora i sei Volvo Open 70 avevano ripreso il mare con una partenza scaglionata, secondo i tempi ottenuti il giorno precedente.
Dopo aver concluso in terza posizione la prima frazione, Groupama 4 era in testa alla flotta nell’ingresso nel mar cinese meridionale, uno dei tratti più pericolosi e duri dell’intera tappa. Il secondo giorno, lo skipper Franck Cammas e il suo navigatore Jean-Luc Nèlias hanno preso la decisione di andare a sud, una opzione che ha fatto prendere la leadership agli ispano/neozelandesi di CAMPER. Se il vento andava progressivamente diminuendo, in questa prima fase l’ostacolo maggiore che hanno dovuto affrontare i team è stato un mare molto formato, con onde molto ripide e pericolose, fino all’uscita dal mar cinese meridionale.
Il quarto giorno di regata, un cambio di waypoint faceva scendere il team francese in quarta posizione ma il giorno successivo Groupama riprendeva la testa, mentre la flotta continuava a far rotta nord con la prua verso il Giappone. La mossa vincente per Franck Cammas e i suoi avviene il settimo giorno, quando i francesi optano per una rotta molto più settentrionale degli avversari, che li riporta a coprire il ruolo di battistrada e li mette in una posizione di controllo tattico della flotta, potendosi muovere a nord o a sud a seconda delle variazioni del vento. Da quel momento, Groupama, guida oltre il cosiddetto Cerchio di Fuoco del Pacifico e rimane leader fino a oggi, tagliando in prima posizione il traguardo di Auckland e ottenendo una meritata vittoria e trenta punti sul tabellone.
Poiché Telefónica aveva un vantaggio di 18 punti nella classifica generale sui secondi di CAMPER e 28 su Groupama, gli spagnoli manterranno la prima posizione, ma bisognerà aspettare l’arrivo di CAMPER per vedere se i francesi potranno recuperare una posizione nella graduatoria e passare secondi.
E, proprio nelle ultime ore, PUMA, Telefónica e CAMPER si sono ingaggiati in una lotta all’ultimo bordo lungo la costa della Nuova Zelanda, in un vento piuttosto leggero, per aggiudicarsi i restanti due gradini del podio. Al rilevamento delle 11 GMT (mezzogiorno in Italia) di oggi PUMA Ocean Racing powered by BERG occupava la seconda posizione con un margine di poco più di otto miglia su Team Telefónica e una decina su CAMPER with Emirates Team New Zealand, quarto. Alle loro spalle si sono riavvicinati anche ABU Dhabi e Team Sanya con l’intera flotta racchiusa in una quarantina di miglia.
Posizioni al rilevamento delle ore 11 GMT (12 ora italiana) del 10 marzo 2012:
1. Groupama sailing team, FIN 019d 15h 35m 54s
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG, a 126,1 miglia da Auckland
3. Team Telefónica, +134,7
4. CAMPER con Emirates Team New Zealand, +136,5
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +147,2
6. Team Sanya, +167,8
Foto: I. Roman