Volvo Ocean Race: PUMA perde la seconda piazza mentre Groupama studia il finale

Gli americani di cadono in una serie successiva di buchi di vento e perdono la seconda piazza, ora occupata da Telefónica, mentre in testa restano i francesi di , ormai a meno di 700 miglia da , che studiano l’approccio migliore per il finale. CAMPER resta quarto e spera in un recupero mentre anche è vittima della sfortuna e Team Sanya resta sesto. Domani, dopo dieci anni dall’ultima visita del giro del mondo ad Auckland, sul celeberrimo Viaduct Harbour apre il Race Village.

E’ stata una serie successiva di buchi di vento a far rallentare più volte e far scendere PUMA in terza posizione, permettendo a Team Telefónica di portarsi al secondo posto. Nello spazio di sole tre ore, dal rilevamento delle 11 a quello delle 14, infatti, gli americani hanno perso ben 30 miglia dai leader di Groupama e sono caduti anche 15 miglia nella poppa di Telefónica, riuscendo a mantenere un vantaggio di 48 miglia sugli inseguitori di CAMPER, in quarta posizione.

Già vittime ieri di due stop-and-start causati da enormi nuvole che hanno ridotto quasi a zero il vento e la velocità della barca, gli americani oggi hanno subito un terzo e più deleterio colpo. , timoniere su PUMA in un collegamento audio ha descritto così uno degli episodi che di cui è stata protagonista la barca americana: “Siamo entrati in una grossa nuvola, il vento è assente e siamo fermi. Non è bello. Restando nella parte orientale della flotta abbiamo avuto più nuvole, e non ci ha detto bene. Cerchiamo di passarle il meglio che possiamo, usando il radar e navigando intorno a quelle che riusciamo a vedere. Proprio adesso siamo nel mezzo di una brutta, sembra che cerchino noi e non gli altri. Non sappiamo, non capiamo cerchiamo solo di far camminare la barca e di andare verso una zona di cielo pulito.” Quanto alla strategia per le ore a venire Harrap ha spiegato: “Prevediamo del vento fresco di bolina per i prossimo giorni, e stiamo cercando di capire come posizionarci in rapporto a Telefónica e CAMPER. Vedremo che succederà nelle prossime 24 ore, come evolverà la situazione.”

La stessa cattiva sorte è capitata anche ad Abu Dhabi, in quinta piazza, che ha passato un intero giorno a cercare di evitare delle zone di bonaccia sottovento alla Nuova , malgrado il team si fosse tenuto ben distante dalle sue coste proprio per evitare questo problema. “Non sarebbe stata così dura se non avessimo adottato una strategia conservativa seguendo la rotta di Groupama e PUMA e tenendoci 100 miglia al largo dell’isola.” Ha detto uno sconsolato . “Loro sono passati senza inconvenienti e noi abbiamo perso almeno 100 miglia.” Walker ha anche dichiarato che questa battuta di arresto è ancor più dolorosa perché è avvenuta proprio dopo che Abu Dhabi aveva perso contatto con le tre barche di testa. Tuttavia con oltre 1.000 miglia al traguardo l’olimpionico britannico ha detto che ora il suo team è più che deciso a tenersi alle spalle Team Sanya e a provare un recupero su CAMPER prima della fine della tappa. “Non c’è tempo per le recriminazione, stiamo combattendo con Sanya e dobbiamo ancora cercare di riprendere CAMPER. Il vento sta aumentando e stiamo quasi facendo rotta su Auckland. Non va tutto male e cercheremo di arrivarci per il fine settimana.” Ha concluso Walker. Alle 14 di oggi Abu Dhabi resta in quinta posizione, 63 miglia avanti a Team Sanya e 119 dietro a CAMPER.

Il team che a saputo approfittare della situazione è stato quello di Telefónica, che ora naviga in seconda posizione e con la velocità migliore della flotta. Ma, come hanno dimostrato anche negli arrivi delle tappe precedenti, gli spagnoli restano guardinghi e concentrati sull’obiettivo, come ha confermato nel suo blog l’MCM “Siamo ormai a qualche centinaia di miglia da Auckland e a dire il vero, sembra che la fine della tappa sarà interessante fino all’ultimo. Noi PUMA e CAMPER siamo molto vicini e non smetteremo di lottare per una buona posizione ad Auckland. Tutto può succedere nei prossimi due giorni.”

Mentre PUMA e Abu Dhabi combattevano contro una meteo avversa e gli spagnoli si facevano sotto, i francesi di Groupama guidati da Franck Cammas continuavano nella loro corsa solitaria e veloce verso la meta, allungando ancora e portando il loro margine a poco meno di 150 miglia, quando ne mancano loro 696 al traguardo. Durante la notte, tuttavia, anche i transalpini hanno vissuto qualche momento di timore quando hanno dovuto evitare una nave mercantile che navigava in rotta di collisione con il loro VO70. Fortunatamente l’equipaggio ha tenuto sotto osservazione attenta la situazione e la nave ha accostato all’ultimo momento, evitando il peggio. I francesi stanno studiando come gestire il tratto conclusivo della tappa.

Secondo le previsioni meteo, l’approccio finale di Groupama a Cape Reinga (la punta occidentale della Nuova Zelanda) sarà di bolina con una brezza fresca intorno ai 20/25 nodi di intensità con un vento di gradiente in rinforzo fra una alta pressione e una bassa pressione in calo. L’equipaggio francese potrà poi avere un giro del vento a est/sud-est a fine giornata quando si troverà in prossimità della punta settentrionale di North Cape. La scelta sarà quindi per Groupama se virare a sinistra immediatamente o continuare sullo stesso bordo. Tuttavia, il loro margine dovrebbe poterli mettere al sicuro da eventuali perdite di terreno in termini di distanza al traguardo.

Intanto a terra, ad Auckland dopo dieci anni dall’ultima visita della Volvo Ocean Race, fervono i preparativi e si danno gli ultimi tocchi al Race Village nella zona del celeberrimo Viaduct Harbour che aprirà domani al pubblico.

Al rilevamento delle ore 14 di oggi, Groupama 4 resta in prima posizione a 969 miglia da Auckland con un vantaggio 149,5 miglia su Telefónica e 164,1 su PUMA. CAMPER è in quarta posizione a 211,7 miglia mentre Abu Dhabi si trova a 330,3 miglia e Team Sanya a 393,6 miglia dai leader. Le ultime previsioni suggeriscono che l’arrivo dei primi potrebbe avvenire sabato fra le 7 e le 13 (ora italiana).

Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 7 marzo 2012:

1. Groupama sailing team, a 696  miglia da Auckland
2. Team Telefónica, +149,5
3. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +164,1
4. CAMPER with Emirates Team New Zealand, a 211,7
5. Abu Dhabi Ocean Racing, +330,3
6. Team Sanya, +393,6

Foto: D. Fructuoso