Anche il Governo greco, per contrastare gli atti di pirateria, si appresta a votare le legge che consente l’imbarco di guardie armate a bordo di navi mercantili. Il ministro greco per la Protezione del Cittadino (responsabile anche per la Marina Mercantile),
Christos Papoutsis, ha presentato in Parlamento, la settimana scorsa, il disegno di legge che regola le procedure previste per l’assunzione di guardie armate e i termini per la concessione del relativo permesso.
Così, gli armatori greci, proprietari di navi battenti bandiera greca, potranno presto imbarcare guardie armate private sulle loro navi che navigano in zone di mare a rischio pirateria.
A differenza degli altri governi, la nuova legge ellenica prevede che le guardie private non faranno parte dell’equipaggio; la legge, al vaglio del Parlamento greco, precisa i doveri del comandante della nave nei confronti delle guardie e prevede inoltre sanzioni contro quelle guardie che si dovessero trovare a bordo delle navi greche senza autorizzazione.
Diversa è la legge italiana che imbarca team di militari (marò del Battaglione San Marco) con ingaggi precisi e che rappresentano un prolungamento dell’organizzazione della Marina Militare dello Stato Italiano a bordo di navi che issano la bandiera italiana.
Abele Carruezzo
Foto: Simone Rella