Partita la scorsa domenica notte da Sanya, la flotta partecipante alla quarta tappa della Volvo Ocean Race è impegnata nella difficile navigazione attraverso il mar cinese meridionale dove le condizioni del vento sono migliorate ma lo stato del mare resta ancora fastidioso. Molto vicini i due battistrada CAMPER e Groupama 4, i cinesi di Team Sanya risalgono in terza posizione e precedono Abu Dhabi, Telefónica e PUMA quando mancano circa 300 miglia al waypoint dello stretto di Luzon.
E’ CAMPER with Emirates Team New Zealand con lo skipper australiano Chris Nicholson a guidare la flotta nel complesso attraversamento del mar cinese meridionale verso lo stretto di Luzon, dopo aver superato gli avversari di Groupama, che pure rimangono a un’incollatura dallo scafo rosso. Complesso perché, se le condizioni del vento sono migliorate con una brezza di circa 15 nodi di intensità, il moto ondoso è rimasto ancora difficile e fastidioso, con mare incrociato. Inoltre, rispetto alle previsioni, il vento è girato, compromettendo almeno al momento, le scelte fatte da alcuni team.
Come quella dei leader della classifica generale, gli spagnoli di Team Telefónica che si erano tenuti più a nord della flotta, insieme a PUMA, alla ricerca di una brezza di direzione più favorevole in uscita dallo stretto di Taiwan, ma che hanno perso strada una volta virato, a causa di uno scarso del vento. Iker Martínez, skipper di Team Telefónica ha spiegato così la situazione:
”Sono state ore movimentate, il vento è girato molto e abbiamo dovuto virare. Apparentemente non sembrava un segnale cattivo, ma poi abbiamo visto che si trattava di una situazione locale e mentre noi cercavamo di alzarci il più possibile gli altri sottovento navigavano 20 o 30 gradi più orzati. Per questo abbiamo dovuto toglierci da questa zona e rimetterci in linea con i primi tre, però nella loro poppa. Un vero peccato, sembrava la scelta giusta.”
Contrariamente allo scafo azzurro degli spagnoli, la barca che si era tenuta più a sud, Team Sanya guidata da Mike Sanderson si è trovata in una posizione più favorevole, risalendo al terzo posto della graduatoria provvisoria alle spalle di CAMPER e dei francesi di Groupama 4. Come noto, il team cinese dispone di un mezzo della penultima generazione e sulla carta meno veloce, il che costringe lo skipper e soprattutto il navigatore norvegese Aksel Magdahl a un approccio più coraggioso e radicale. Nel suo blog di oggi Sanderson ha spiegato così la scelta: “Ancora una volta, Telefónica a nord e noi a sud, non prendetevela con noi se non funzionerà, loro sono sempre anche mezzo nodo più veloci… Ma questa volta siamo qui perché volevamo essere in questa posizione, forse abbiamo una possibilità tattica. Teniamo le dita incrociate sperando di aver ragione e di prendere un buon salto per riavvicinarci.”
A bordo della barca battistrada il navigatore Will Oxley prevede che lo stato del mare possa migliorare nelle prossime ore, per la felicità di tutti i velisti: “Penso di poter parlare a nome di tutti dicendo che non vediamo l’ora di uscire dal mar cinese meridionale. Fino ad ora abbiamo virato una sola volta e quasi tutte le barche stanno facendo rotta verso nord-est. Non c’è molta scelta in termini tattici per ora, si tratta di uscire da questo tratto di mare. Sono momenti di nervosismo, ma siamo in buona posizione, speriamo che la barca ci dia una mano.”
Dopo aver ceduto la prima piazza agli ispano neozelandesi, i francesi di Groupama 4 restano i più vicini a CAMPER e dimostrano di avere un ottimo passo di bolina. “Dopo la partenza abbiamo avuto un po’ di lasco” ha detto lo skipper Franck Cammas oggi durante un collegamento video “Due ore sopra i venti nodi con mare duro. Poi abbiamo cominciato a navigare di bolina, che non è un’andatura che gradiamo molto, specialmente perché non abbiamo preparato la barca in questo senso. Ma resistiamo. Sapevamo di dover soffrire i primi giorni, speriamo che arrivino delle andature più larghe dopo Taiwan.” Quanto allo stato del mare e ai pericoli presenti in zona Cammas ha detto che: “C’è un’onda ogni 3 secondi e ogni volta si prende un colpo, dovrebbe migliorare però. Siamo più preoccupati delle piattaforme petrolifere, che non sono molto ben indicate sulle carte.”
Essendo stati costretti a inseguire dalla partenza di domenica, con quasi quaranta minuti di ritardo, gli americani di PUMA stanno cercando una soluzione alternativa per riguadagnare terreno, ossia puntare e navigare a nord di Taiwan, con un aggravio di circa 400 miglia, per evitare anche una zona di bonaccia. “Il problema è che per ora non si riesce a capire cosa fare, i sistemi meteo cambiano in fretta e la rotta che pensavamo di tenere, passando vicino alla punta meridionale di Taiwan e l’isola più settentrionale delle Filippine, sembra non essere più fattibile. Non ci sarà più vento su tutta la zona, quando ci arriveremo. E’ pazzesco pensare di dover andare così a nord quando in realtà vogliamo andare a sud.”
Prossimo waypoint per la flotta è il passaggio dello stretto di Luzon, nella parte nord delle Filippine, distante circa 300 miglia dalla posizione attuale delle barche, che dovrebbero poterlo raggiungere nella giornata di giovedì.
Al rilevamento delle ore 14 di oggi quando tutte le barche sono scese sotto la soglia delle 5.000 miglia all’obiettivo, solo 5,70 miglia separano di due battistrada CAMPER e Groupama 4, in terza posizione a poco meno di 12 milgia è risalito Team Sanya, che guida il trio degli inseguitori composto da Abu Dhabi a 13,8 miglia e da Team Telefónica a 17,3 mentre gli americani di PUMA hanno perso ulteriormente terreno e si trovano ora a 46,3 miglia di distanza dai leader. Tutte le barche navigano dagli undici nodi e mezzo ai dodici nodi di velocità con una quindicina di nodi d’aria.
La quarta tappa, da Sanya ad Auckland è lunga oltre 5.200 miglia e assegnerà 30 punti al vincitore, 25 al secondo, 20, 15, 10 e 5 punti per i piazzamenti successivi.
Posizioni al rilevamento delle ore 13 GMT (14 ora italiana) del 21 febbraio 2012:
1. CAMPER with Emirates Team New Zealand, a 4.880,1 miglia da Auckland*
2. Groupama sailing team, +5,7
3. Team Sanya, , +11,6
4. Abu Dhabi Ocean Racing +13,8
5. Team Telefónica, +17,3
6. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +46,3
(* 1 miglio = 1,852 km)
Classifica generale Volvo Ocean Race 2011-12:
1. Team Telefónica, 101 punti
2. CAMPER with Emirates Team New Zealand, 83
3. Groupama sailing team, 73
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG, 53
5. Abu Dhabi Ocean Racing, 43
6. Team Sanya, 17