Volvo Ocean Race: ultime miglia verso Sanya, ancora una vittoria per Telefónica?

Mancano ormai poco più di 230 miglia agli spagnoli di  Team Telefónica al traguardo di Sanya, e la loro leadership sembra ormai difficile da intaccare anche da parte degli “arcirivali” della tappa, i francesi di 4 che la scorsa notte a causa di una collisione con un oggetto galleggiante e la rottura della scotta della randa hanno perso miglia preziose, ma che rimangono saldamente in seconda piazza. Più incertezza per le posizioni di rincalzo, con CAMPER, e PUMA racchiusi in sole venticinque miglia. Intanto in Cina si preparano festeggiamenti in grande stile per quella che potrebbe essere la terza vittoria di tappa degli spagnoli.

Quasi tutta la flotta, ad eccezione di Team Sanya, è ormai uscita dalla zona di ridosso del Vietnam e naviga in mare aperto, dirigendosi verso la linea del traguardo della località cinese di Sanya, quarto stopover della 2011/2011. Dopo aver compiuto innumerevoli virate nelle ultime 36 ore, i cinque team posso ora navigare con un angolo al vento un poco più largo che permette loro di fare rotta quasi diretta verso la meta, distante ormai poco più di 230 miglia. I leader sono ancora gli spagnoli di Team Telefónica che hanno consolidato il loro vantaggio in maniera costante a ogni rilevamento e che oggi alle 14 (ora italiana) potevano contare su un margine di 29,1 miglia sui francesi di Groupama ed erano anche la barca più veloce con 14,8 nodi con circa 20 nodi di vento. Gli iberici potrebbero quindi essere molto vicini alla terza vittoria di tappa consecutiva della Volvo Ocean Race.

Lo Iker Martínez, in un collegamento telefonico con il quartier generale della ad Alicante ha raccontato le ultime fasi della . “Abbiamo passato l’ultimo giorno nel posto più pericoloso della tappa, eravamo un po’ nervosi per la paura di un incidente. Ma siamo riusciti anche a regatare e siamo stati fortunati con il vento, abbiamo avuto quel che volevamo. Come immaginerete adesso siamo pronti per arrivare in Cina! Il piano è di risalire per poter poi mollare le scotte, nell’approccio a Sanya. Ma tutto potrebbe cambiare all’ultimo istante. Ci è piaciuta questa tappa, perché regatare su queste barche è incredibile, ma per me è stata anche una delle tappe più pericolose da tanto tempo, c’erano navi, abbiamo navigato vicino alla costa, in bassi fondali e con un sacco di pescherecci. E poi bolina e ancora bolina, tutto il tempo, da Singapore in poi. Fino a ora ci siamo divertiti perché è andato tutto bene, una bella lotta ma molto stancante, specialmente in questi ultimi due o tre giorni.”

Al momento, pare assai improbabile che i francesi di Groupama, che hanno battagliato con gli spagnoli praticamente quasi per due terzi della tappa, possano mettere in pericolo la leadership dello scafo azzurro. I transalpini dovrebbero essere in grado di navigare almeno 1,5 nodi più veloci per poter riavvicinare e passare gli spagnoli, e visto che entrambe le barche hanno dimostrato ottime prestazioni alle andature più larghe una tale ipotesi è difficile da fare.

Durante la notte, il team francese ha vissuto attimi concitati a causa di una collisione con un oggetto galleggiante e poi per la rottura della scotta della randa. Ecco come ha raccontato l’incidente lo skipper Franck Cammas: “La scotta della randa si è rotta quando eravamo ancora sottocosta al Vietnam, abbiamo sentito un colpo e dieci secondi dopo non c’era più. Abbiamo dovuto cambiarla tutto. E’ strano perché è una cosa che non succede spesso, con la qualità delle cime di oggi. Però era sotto carico massimo. Abbiamo perso un po’ di miglia ma non è stato complesso sostituire la scotta con quella di rispetto.” Quanto alla possibilità di superare i leader di Team Telefonica il velista oceanico transalpino ha detto che è una chance abbastanza lontana. “Credo che ora Telefónica abbia un margine ampio, e oggi hanno guadagnato ancora, sono molto veloci di bolina.

Speravamo di avere un po’ più di navigazione al lasco, perché è un’andatura che ci si confà, ma anche loro ci si trovano bene. Hanno un vantaggio tale, che ci lascia poche speranze. Poche, se non un temporale, una raffica buona per noi e cattiva per loro. Comunque sarà molto difficile recuperare in sole 200 miglia.” Cammas, tuttavia si è detto felice della posizione che Groupama 4 occupa in classifica. “Siamo contenti del posto, anche se preferiremmo non avere nessuno davanti. Ma queste sono condizioni in cui non diamo il meglio, siamo comunque riusciti a stare nel gruppo di testa, una cosa che ci fa molto piacere. Prima di partire abbiamo detto che un posto sul podio non sarebbe stata una cosa negativa, quindi un secondo posto è positivo.”

Alle spalle dei due battistrada si sta combattendo una interessante, e intensa battaglia, per il terzo gradino del podio con CAMPER, che pure è stato vittima di un “incontro ravvicinato” con una rete da pesca che si è impigliata nella chiglia, attento a ogni mossa di Abu Dhabi Ocean Racing, che insegue sottovento a 15 miglia e di PUMA distanziato di 25 miglia ma sopravento. Le prossime ore, anche per questi tre team saranno una gara alla ricerca della massima velocità, cosa non facile visto che tutti i velisti sembrano essere molto provati, fisicamente e mentalmente dagli ultimi due giorni di mare, irti di ostacoli. Su tutti e sei i Volvo Open 70, gli uomini sono esausti, messi alla prova dalle continue manovre, dalla necessità di spostare tutto il materiale a ogni virata, dalla mancanza di sonno e di cibo e dal bisogno di attenzione costante per evitare collisioni.

E sarà ancora più dura per gli undici velisti di Team Sanya, in sesta posizione a meno di duecento miglia dai leader e a quattrocento dalla meta, che nelle prossime ore dovranno affrontare ancora vento di bolina intorno ai trenta nodi e mare formato e che prevedono di dover virare almeno 15 volte per rimanere sottocosta ed evitare l’area più difficile.

L’arrivo della prima barca a Sanya è previsto per le prime luci dell’alba in Europa, quando sarà mattino inoltrato in Cina (la differenza di fuso orario è infatti di otto ore rispetto all’ora GMT) con distacchi abbastanza ridotti in termini di tempo, considerando le oltre 3.000 miglia di navigazione. Il primo classificato si aggiudicherà 24 punti, al secondo ne andranno 20, e 16, 12, 8 e 4 rispettivamente agli altri.

Intanto nel Race Village di Sanya, si stanno dando i tocchi finali ai festeggiamenti per gli equipaggi, che si preannunciano in grande stile. Nell’enorme area, di 25.000 metri quadrati, saranno oltre 200 gli artisti e i performer, oltre naturalmente alle autorità locali, che daranno il benvenuto ai velisti con uno spettacolo basato sulle tradizioni culturali e folcloristiche locali delle etnie Li e Miao.

Al rilevamento delle ore 13 GMT Team Telefónica in prima posizione a poco più di 230 miglia da Sanya, in seconda i francesi di Groupama 4 a 29,1 miglia e, in terza gli ispano/neozelandesi di CAMPER with Emirates Team New Zealand a 50 miglia dai battistrada.  Abu Dhabi Ocean Racing è quarto a 65,4 miglia. Gli americani di PUMA Ocean Racing powered by BERG sono quinti a 75,4 miglia e Team Sanya, sesto a 192,7.

Classifica provvisoria 3 febbraio 2012 ore 13 GMT (14 ora italiana):

1. Team Telefonica 230,8  miglia da Sanya
2. Groupama sailing team,+29,1
3. CAMPER with Emirates Team New Zealand, +50,1
4. Abu Dhabi Ocean Racing, +65,4
5. PUMA Ocean Racing powered by BERG, +75,4
6. Team Sanya, +192,7

Foto: Diego Fructuoso