Unesco sbarca dalla “Concordia”

L’ difende i suoi  patrimoni dell’Umanità  e chiede al governo italiano di legiferare per limitare l’accesso di da crociera in aree culturalmente ed ecologicamente importanti, soprattutto a , meta  di  “destination” di crociere con navi di grandi dimensioni.

Irina Borkova, assistente di , direttore generale per la cultura dell’Unesco, ha scritto, giorni addietro,  al Ministro dell’Ambiente , sottolineando che il tragico incidente della Costa ha rafforzato le preoccupazioni sui rischi che corrono i siti iscritti nel Patrimonio Mondiale Unesco ad opera dei passaggi di navi di grandi dimensioni.

Il riferimento è chiaramente rivolto alla Laguna di Venezia ed il Bacino di San Marco, siti interessati dal passaggio di circa 300 navi all’anno. Il traffico di a Venezia, sottoscrive Irina Borkova, è particolarmente dannoso a causa della fragile struttura fondante la città di fronte al moto ondoso che erode dal basso i palazzi, oltre all’inquinamento ed all’impatto negativo sul paesaggio urbano.

Una risoluzione è d’obbligo: Venezia o sarà visitabile a nuoto (considerando che il traffico locale lagunare è certamente superiore a quello croceristico), oppure costruire nuovi terminal passeggeri (come da progetti presentati l’anno scorso dall’Autorità Portuale presso ).

Abele Carruezzo