“Nell’ultima bozza del decreto liberalizzazioni, che il Governo si appresta ad emanare domani, sono state inserite alcune norme volte a semplificare e favorire le autorizzazioni per la estrazione di idrocarburi, in particolare in mare”, ha scritto in una nota il senatore Salvatore Tomaselli.
“Nel testo si prevede, tra l’altro, l’abbattimento del limite per le perforazioni da 12 a 5 miglia dalla costa anche in presenza di aree marine protette, nonché si introduce il titolo di “concessione unica” per le attività di ricerca e, in caso di esito positivo, per le successive attività di estrazione, mentre oggi siamo in presenza di due procedimenti autorizzatori distinti.
Tali norme – continua la nota di Tomaselli -, ove confermate nel testo definitivo, sarebbero un gravissimo arretramento sul versante della tutela e salvaguardia del nostro mare e una scelta anacronistica di sostegno ai combustibili fossili, mentre l’Italia da tempo ha scelto la strada delle rinnovabili, dell’efficienza energetica, della forte riduzione nell’utilizzo dei combustibili più inquinanti e climalteranti.
Ed è assolutamente inaccettabile, qualcosa che rasenta la immoralità, che il Governo motivi tali norme in nome della necessità di “fare cassa” confidando in nuove entrate e in crescenti royalties.
Si tratta di norme scellerate che rischiano di pregiudicare ogni ipotesi di sviluppo fondata su ambiente, turismo, pesca, attività legate al mare su cui tante regioni del nostro paese hanno fondato il loro reddito e le politiche locali.
Una previsione, peraltro, che va in direzione del tutto opposta a quanto abbiamo chiesto con il nostro disegno di legge presentato nelle scorse settimane volto a definire una moratoria di tali attività in tutto l’Adriatico.
Per questo chiediamo con forza al Governo ed, in particolare, al Ministro Clini che conosciamo attento a tali tematiche, di cancellare tali norme senza indugio, cogliendo il sentimento più profondo che in questi mesi ha visto una larghissima protesta in tante regioni del nostro paese contro la proliferazione di ricerche petrolifere e a tutela del nostro mare.
Una mobilitazione di popolo, istituzioni, forze sociali, assolutamente unitaria, che conoscerà un momento straordinario di impegno proprio Sabato 21 gennaio con la manifestazione che si terrà a Monopoli e che vedrà migliaia di pugliesi sfilare contro le trivelle e per la tutela dell’ambiente e del mare Adriatico”.
Foto: Simone Rella