Volvo Ocean Race: Natale in oceano, CAMPER guida la battaglia

Mentre la linea del traguardo della prima parte della seconda tappa si fa più prossima, i cinque team ancora in gara nella hanno passato il Natale in mare, continuando a darsi battaglia per la leadership. E’ testa a testa fra CAMPER e Telefonica per il primato, ma , PUMA e Abu Dhabi si fanno sotto per un rush finale che si prospetta molto combattuto.

Era dall’edizione 1989/1990 che la flotta del giro del mondo a vela non passava il Natale in mare e, per i cinque team in regata nella seconda tappa della Volvo Ocean Race questo è stato sicuramente un giorno speciale. Gli equipaggi sono stati impegnati, più che nei festeggiamenti o nei cenoni, in una nottata impegnativa per far camminare al massimo le barche, in condizioni spesso variabili e imprevedibili.

I leader della tappa, gli ispano/neozelandesi di CAMPER Guidati da Chris Nicholson hanno visto quasi annullato il loro vantaggio sugli iberici di Team Telefónica con l’olimpionico Iker Martínez/ESP, passando da un margine di 24 miglia a poco meno di 4, nel rilevamento delle 14 italiane. Si riapre quindi un nuovo oceanico fra i due equipaggi che occupano i primi due gradini del podio generale.

I loro immediati inseguitori di Team Telefónica hanno un vantaggio nella classifica generale di tre punti, avendo finito davanti a CAMPER sia nella prima tappa che nella V&A Waterfront In-Port Race di e dunque i 24 punti in palio per la prima parte della tappa sarebbero preziosi per la barca bianca e rossa, che prenderebbe il primo posto sul tabellone. La seconda tappa, infatti, è composta di due tranche che assegnano punti, l’80% nel primo tratto e il restante 20% nel secondo. Il primo a tagliare la liena del traguardo nel porto tenuto segreto per ragioni di sicurezza, si aggiudicherà 24 punti, 20 andranno al secondo, 16, 12, 8 e 4 agli altri.

E, tuttavia, le prossime ore quando i cinque team saranno più vicini al traguardo della prima tranche della tappa, si prospettano ancora non semplici, con venti leggeri e variabili di direzione. Gli equipaggi dovranno usare ogni briciolo di energia rimasta loro per restare concentrati fino alla linea, nel porto sicuro dell’oceano indiano. “Continuiamo a tenere il piede sul pedale” ha detto Chris Nicholson, lo skipper australiano di CAMPER. “C’è ancora molto da fare in questa tappa.”

Anche i francesi del Groupama sailing team, che avevano condotto per un lungo tratto prima di entrare nella zona delle calme equatoriali, sono stati protagonisti di un grande recupero, si trovano ora a poco più di 42 miglia dai leader, ma sono rimasti con la mente più sulla regata che sui festeggiamenti natalizi. Lo skipper Franck Cammas, come altri componenti del suo equipaggio, che passa il suo primo 25 Dicembre in regata ha detto di sentire molto la mancanza della famiglia. “Abbiamo manovrato, navigato, fatto tutto ciò che possiamo per arrivare a destinazione il prima possibile. Per ora non abbiamo visto Babbo Natale a bordo. Purtroppo non posso essere con le mie figlie fisicamente, quindi penso di poterlo fare solo telepaticamente, con il pensiero. Va bene, festeggerò con loro quando le vedrò.”

Gli americani di PUMA Ocean Racing powered by BERG sono sempre in quarta posizione, ma anch’essi hanno drasticamente ridotto il gap dai battistrada. Per loro un inizio del giorno di Natale piuttosto impegnativo. “Quasi a mezzanotte, abbiamo preso un temporale con 40 nodi di vento, che ci ha fatto vedere i sorci verdi” ha raccontato lo skipper Ken Read “E’ stato il nostro regalo di Natale, il nostro momento di benvenuto su Mar Mostro. Comunque stiamo tutti bene, siamo felici e il morale è alto. Non vediamo l’ora di festeggiare con le nostre famiglie ma per ora questo è il nostro giorno di festa, con la nostra piccola famiglia di bordo.”

Stessa sorte, stesso inizio tempestoso del Natale anche per il team dell’Abu Dhabi Ocean Racing. “Abbiamo beccato una bella botta di vento stamattina” ha detto lo skpper Ian Walker. “Quaranta nodi di vento e una pioggia torrenziale per cinque ore.” Lo scafo nero, alle 14 è ancora quinto, ma con la velocità più alta della flotta, che gli ha fatto recuperare molte miglia rispetto al distacco che aveva ieri. Mentre i primi si muovono a a sette, nove nodi, il team portacolori degli Emirati guidato dall’olimpionico britannico cammina a quasi sedici.

Mentre si è entrati nel quattordicesimo giorno di regata, la classifica delle ore 14 vede rinnovarsi il testa-a-testa fra CAMPER with Emirates Team New Zealand e Telefónica, separati da sole 3,9 milgia e con gli spagnoli più veloci di oltre due nodi dei loro avversari. Groupama 4 è terzo ma ha ridotto il suo svantaggio a 42 miglia e procede sul passo degli 11 nodi e mezzo, seguito da PUMA che pure ha guadagnato 22 miglia su tre ore ed è distanziato di 58,1 miglia e procede a oltre 14 nodi.  Abu Dhabi, autore del recupero più rilevante, è ora a 156,3 miglia e, come detto, fa registrare la migliore velocità della flotta con 15,8 nodi.

** I cinque equipaggi ancora in gara, stanno navigando nella zona “Stealth” e le loro posizioni esatte rimarranno segrete fino a che non raggiungeranno il porto di ripartenza, per la seconda parte della tappa da Città del Capo a Abu Dhabi. Sulla cartografia elettronica ufficiale non sono più visualizzate le posizioni, le rotte individuali sono distorte e le condizioni meteo sono disabilitate, ma sono comunque forniti i dati sulla classifica e sulla distanza fra i vari concorrenti.

Classifica provvisoria seconda tappa, 25 dicembre alle ore 13 GMT STEALTH

1. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson),
2. Team Telefónica (Iker Martínez), +3,9
3. Groupama sailing team (Franck Cammas)+42,6
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read), +58,1
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), +156,3
6. Team Sanya (Mike Sanderson) – suspended racing

Foto: Yann Riou