L’Autorità Portuale di Vancouver è convinta che il riscaldamento globale del nostro pianeta consentirà di navigare, in estate per il Passaggio a Nord Ovest, attraverso il Mare Artico canadese, comportando benefici allo sviluppo di tutta la costa occidentale del Canada.
Ne è entusiasta per prima la società londinese di noli internazionali Weekly, che in tutti i convegni di settore, va proponendo il porto di Vancouver come priorità per business futuro, facendosi garante della nuova infrastrutturazione del porto stesso. Se si manterranno le temperature riscontrate negli ultimi 10 anni, e se il riscaldamento globale sarà sempre più vero, proprio la Russia ed il Canada saranno i Paesi che più ne beneficeranno, trasformando vaste aree da pascolo di alce a campi di seminativi.
Il rapporto presentato in Autorità portuale di Vancouver, la scorsa fine di novembre, prevede una strategia a lungo termine, che si basa sulla “grande transizione” di uno scenario che permetterà il passaggio verso un modello di sviluppo “post-indistriale/post-carbone” tra il 2030 ed il 2050.
Questo scenario prevederà un futuro roseo per il trasporto marittimo e per le industrie, carbonio-friendly, connesse, garantendo approvvigionamento della supply chain proprio attraverso il porto di Vancouver, preferendo la seaway, rispetto ad altre modalità di trasporto.
Per il medio termine, tutto dipenderà dalla definizione della data di “zero-carbonio supply chain”; e comunque, il rapporto dell’Autorità prevede successi per il porto dal 2012-2030, nonostante le difficoltà economiche globali. in base alla sua capacità di crescere e capacità di costruire relazioni globali.
Abele Carruezzo