Volvo Ocean Race: team Telefónica vicino a una storica vittoria

I Telefónica sono ormai a 120 miglia dalla linea del traguardo di Città del Capo e dalla vittoria nella prima tappa, a meno di clamorosi colpi di scena gli spagnoli sono prossimi a conquistare una storica vittoria. è attardato di oltre 200 miglia mentre il distacco di  si fa sempre più pesante.

Pare ormai certo che, se gli spagnoli di Telefónica guidati dall’olimpionico Iker Martínez non saranno vittime di clamorosi incidenti, conquisteranno la vittoria della prima tappa della visto che gli inseguitori di CAMPER sono distanziati di oltre 200 miglia e un recupero sembra altamente improbabile. Telefónica è attesa per il pomeriggio sulla linea del traguardo di Città del Capo. Il successo nella prima tappa è quindi ormai a portata di mano per gli iberici che conquisteranno 30 preziosi punti nella classifica generale, passando dall’ultimo al primo posto del tabellone.

La storia dice anche che una vittoria nella prima tappa è di buon auspicio per la conquista del trofeo generale. Quattro sono stati, infatti, gli equipaggi che in passato hanno fatto doppietta con tappa e giro: Ericsson 4 (edizione 2008-09), ABN AMRO ONE (edizione 2006-06), Illbruck Challenge (edizione 2001-02 ) e EF Language (edizione 1997-98).

Martínez e i suoi, aspettando di tagliare il traguardo ormai prossimo, hanno comunque continuato a navigare in maniera impeccabile, aumentando il vantaggio ai danni degli inseguitori di CAMPER with Team New Zealand, che questa mattina era superiore alle 200 miglia. Va detto che CAMPER ha dovuto cercare di evitare una zona di alta pressione a ovest. “Stiamo cercando di scappare, il nostro software di navigazione dice che possiamo riuscire a tenerla abbastanza lontana da non fermarci completamente.” Ha detto il navigatore australiano Will Oxley che sta studiando la rotta per le prossime ore e per il tratto finale, dove CAMPER potrebbe avere vento sostenuto, fino a 30 nodi almeno fino a che non entrerà nella zona di ridosso di Città del Capo. “Telefónica se ne è andata” ha detto ancora Oxley “si sono tenuti più a est e hanno trovato condizioni migliori, hanno fatto un buon lavoro.”

Benché certi di un posto sul podio, i francesi di Groupama 4 dello skipper Franck Cammas, a causa del vento leggero in cui stanno navigando, hanno continuato ad accumulare distacco dagli avversari e secondo le ultime posizioni il loro deficit era superiore alle 800 miglia. “E’ una tortura psicologica,  sapere che non potrai vincere, che è quello per cui hai lavorato per così lungo tempo” sono le parole del prodiere Brad Marsh “ma alla fine dei conti, stiamo ancora combattendo per un terzo posto, è una buona partenza per la regata in generale.” I francesi, per gran parte della prima tappa, hanno preso opzioni tattiche molto diverse dal resto della flotta che non hanno dato i frutti sperati. Tuttavia, sempre Marsh dice che l’equipaggio ha vissuto bei momenti, con veloci navigazioni in poppa, ammirando albatros, balene e delfini. Il loro obiettivo, ora, è di mantenere la barca in buone condizioni, riducendo al minimo la lista dei lavori che lo shore team dovrà fare a Città del Capo.

Per quel che concerne gli altri team, che sono stati costretti al ritiro dalla prima tappa a causa delle ben note avarie, l’equipaggio di Abu Dhabi Ocean Racing sta per ritrovarsi in Sudafrica. Lo skipper Ian Walker dovrebbe arrivare oggi a Città del Capo e ritrovare il team pronto a mettersi al lavoro sulla barca non appena possibile per montare l’albero di rispetto e fare dei test in mare, due o tre giorni prima della In-Port race del 10 dicembre.

Mike Sanderson, lo skipper di Sanya ha ammesso onestamente che il programma di lavori è serratissimo per il team cinese, che deve sostituire tutta la parte prodiera dello scafo, ciò nonostante Sanderson si è detto fiducioso di poter prendere parte In-Port.

Il team americano di PUMA Ocean Racing, intanto è arrivato questa mattina a Tristan da Cunha, dove è stato accolto calorosamente dall’esigua popolazione locale in attesa che giunga il cargo in partenza dal porto sudafricano di Durban per caricare la barca e portarla a Città del Capo. I velisti di PUMA e l’equipe tecnica viaggeranno a bordo della nave in modo da poter cominciare il lavori necessari a sveltire le operazioni di montaggio del nuovo albero con un dobbio obiettivo, partecipare alla In-Port e prendere il via della seconda tappa l’11 dicembre prossimo.

Quando si sta per concludere la prima tappa arrivano anche dettagli sui record di percorrenza sulle 24 ore, tutti realizzati il 24 novembre. La barca a far registrare il miglior score è stata CAMPER con 554,16 miglia seguita da Telefónica con 549,16 e da Groupama 4 con 520,91. La barca rossa degli ispano/neozelandesi si aggiudicherà quindi l’esclusivo orologio  messo in palio dall’official timekeeper IWC Schaffhausen.

Classifica provvisoria 26 novembre, alle ore 11 GMT

1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 121,4 miglia da Città del Capo
2. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +207,5
3. Groupama sailing team (Franck Cammas), +808,9
4. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1
6. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1